Rolf Jaermann

Nato ad Arbon il 31 gennaio 1966. Professionista dal 1987 al 1999, con 24 vittorie.
Corridore solido, furbo, temibile e, nelle giornate di grazia, capace di superare qualsiasi avversario. Ne sa qualcosa Gianni Bugno, che, sulle strade dell'Amstel Gold Race '93, ebbe modo di provare, soccombendo, l'insieme delle qualità del corridore elvetico. Il palmares di Rolf Jaermann, non è fedele alla sua forza, anche perché ha sempre o quasi corso in appoggio a capitani, o in squadre a più punte, vedendosi così limitare le ambizioni. Un bel corridore, che penava sulle salite delle grandi corse a tappe, ma sempre ardimentoso nel recuperare sulle altre variabili, soprattutto sul passo.
Passato professionista a 22 anni nel 1987, all'interno della Isotonic-Blacky, una piccola formazione svizzera, si mostrò subito un gran gladiatore, cogliendo diversi piazzamenti in patria e vincendo la tappa di Le Locle al Giro della Svizzera Romanda. Ancora diversi piazzamenti, ed un gran bel successo nella Stausee Rundfahrt Klingnau nel 1988. L'anno seguente, il primo successo di nota, nella tappa di Cosenza al Giro d'Italia. Da segnalare anche il 5° posto finale ottenuto al Tour de Suisse. Con l'arrivo degli anni '90, la sua crescita fu tangibile. Vinse il Campionato svizzero, indi due tappe nei tour nazionali, una al Giro di Svizzera, ed una in quello di Romandia, nonché la cronosquadre del Coppa Schwanenbrau, corsa a tappe tedesca. Nel '91, in una stagione vissuta con qualche acciacco fisico, colse solo una frazione del Giro dei Paesi Baschi, ma nel '92, riuscì finalmente ad approdare ad una grande squadra come l'Ariostea, ed a vincere la difficile tappa di St Gervais, al Tour de France.
Ottimo a livello assoluto il suo '93, dove alla vittoria nell'Amstel Gold Race, aggiunse una tappa del Giro di Svizzera, la vittoria nel GP Pony Malta in Colombia, arricchita da una frazione, nonché il successo nel Criterium di Arbon. La chiusura dell'Ariostea, ed il passaggio alla GB-MG Boys, non portò subito fortuna a Jaermann, che, nel '94, si piazzò solamente, ma nell'anno successivo, l'incontro coi primi posti tornò: vinse il GP di Plouay, il Giro di Lussemburgo più una tappa dello stesso e due prove su tre, del Trittico Premondiale-GP Sanson. Dopo un biennio interlocutorio, dove colse solo il Giro di Polonia nel '97, nell'anno successivo tornò alla grande, per quella che si comporrà come la sua migliore stagione. Iniziò vincendo la Tirreno Adriatico, proseguì facendo il bis nell'Amstel Gold Race, indi vinse una tappa della Settimana Catalana e il GP d'Elgg. Ma il miglior Jaermann era finito lì. Nel 1999, tornò a militare in una squadra svizzera, ma i risultati deludenti, a fine anno, lo spinsero a chiudere la carriera.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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