Serse Coppi

Nato a Castellania (AL) il 9 febbraio 1923. Morì a Torino il 29 giugno 1951. Passista veloce. Professionista dal 1945 al 1951 con 7 vittorie. Cresciuto all'ombra del fratello Fausto, mostrò presto sue qualità specifiche. In altre parole, non è stato un raccomandato, come si è soliti dire oggi, ma uno che ha saputo conquistarsi qualche soddisfazione, grazie ai suoi meriti. Dopo una promettente carriera dilettantistica, vissuta però nelle intermittenze che la guerra lasciava, passò professionista a conflitto finito e, nel 1945, si mise in grande evidenza grazie ad un terno di successi di buon prestigio, come la Milano-Varzi, gara alla quale prendeva parte anche Fausto, la Coppa Boero e il Circuito della Valle Scrivia. A fine stagione chiuse 11° il Giro di Lombardia. Nel 1946 giunse 2° nel GP de l'Equipe in Francia, indi fu 3° nel Giro dell'Emilia, 4° alla Coppa Bernocchi; 5° nel Giro del Piemonte e nel Circuito di Genova, 8° nel Campionato Italiano e nella Milano-Torino, 10° nel Campionato di Zurigo e finì il suo primo Giro d'Italia al 24° posto. Iniziò cautamente la stagione 1947, poi una grave caduta nella settima tappa del Giro, la Firenze-Perugia, gli costò un lungo periodo di inattività: si era fratturato una gamba. Riprese con difficoltà e nel 1948 colse il 3° posto nella "Bernocchi" e chiuse 17° il "Lombardia". La stagione '49, segnò il suo ritorno nelle migliori condizioni. Fu 3° nel Circuito di Ostia, 2° a Bordighera e ancora 3° a Verona, fu 18° alla "Sanremo". Fu poi protagonista alla Freccia Vallone, dove chiuse 19°, secondo degli italiani dietro a suo fratello. Indi il suo capolavoro alla Parigi-Roubaix, dove gli fu assegnata una vittoria ex-equo con il francese Mahé. Era successo che, mentre i corridori che si trovavano in fuga, ovvero Mahé, Leenen e Moujica, sbagliarono percorso, ma con colpe dell'organizzazione, Serse, fu il primo a tagliare il traguardo, vincendo la volata del gruppo. Quando giunsero i tre fuggitivi, a spuntarla fu Mahé. Dopo un'infinità di discussioni, reclami e ricorsi, fu deciso che i vincitori dovevano essere entrambi. Disputò poi il Giro d'Italia, dove fu peculiare nel trionfo di Fausto e chiuse la corsa 55°. Nel post corsa rosa, vinse il Circuito di Lucca e chiuse 20° il "Lombardia". Nel 1950, vinse la Frosinone-Napoli, frazione della Roma-Napoli-Roma e il Circuito di Pétange in Lussemburgo. Fu poi spalla del grande fratello, nello sfortunato Giro che lo vide tolto di gara, per la caduta di Primolano. Serse chiuse la "Corsa Rosa" al 50° posto, dopo aver colto un 2° ed un 3° di tappa. Con Fausto si rifece poi a fine stagione, giungendo 2° nel Trofeo Baracchi. Nel 1951, ottenne un brillante settimo posto nel Giro del Lazio, fu spalla del fratello al Giro d'Italia, che chiuse 54°. Fausto lo volle con sé nella squadra per il Tour, ma pochi giorni prima della Grande Boucle, Serse morì, in seguito ad una caduta negli ultimi chilometri del Giro del Piemonte. Raggiunse il traguardo con le sue forze, poi, la sera, in albergo, perse i sensi. Gli fu fatale un'emorragia cerebrale. Era il 29 giugno 1951.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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