Eloi Tassin

Nato a Vay il 6 giugno 1912, deceduto a Sables d'Olonne il 17 agosto 1977. Passista veloce. Professionista dal 1935 al 1956 con 31 vittorie. Uno stereotipo del corridore frenato dall'arrivo del conflitto mondiale e che ha pagato non poco, agli inizi di carriera, la sua residenza lontana dalle zone ciclisticamente più forti della Francia. Con Eloi Tassin, si incontra un atleta che ha dunque vinto assai meno rispetto al potenziale, ma che è riuscito ugualmente a lasciare un ottimo ricordo di sé all'indomani della guerra, quando già era ultratrentenne. Nato nella piccolissima Vay, nella Loira Atlantica, passò ventitreenne al professionismo, sulla spinta di diversi successi nelle numerose, ma poco qualitative, corse della zona. Un passaggio che rimase ancorato ad uno status di isolato per ben quattro anni, salvo il sostegno parziale nella prima stagione della Cycle Griffon. Ciononostante, in quel periodo il suo colpo d'occhio, le sue progressioni e la tenuta alla velocità tipiche del finisseur fecero capolino. In quel lasso vinse 5 corse (tra le quali il GP Peugeot) e partecipò al Tour de France del 1938, dove però fu costretto al ritiro. Nel '39, finalmente, l'ingresso in una squadra come la Lucien Michard-Hutchinson e l'esplosione verso il protagonismo. Da finisseur, vinse la tappa di Rennes al Tour, uscendo dal gruppo nei sobborghi della città. Indi, trionfò nel Circuit dell'Indre, vincendo pure una frazione. Durante il periodo di guerra s'aggiudicò, nel '43, la Nantes-Angers-Nantes, ma fu alla fine del conflitto che poté riverificarsi come corridore di gran consistenza, nonostante l'età non più verde. Nel 1945, vinse il Campionato Francese, ed altre 10 corse. Facendo fruttare al massimo le sue qualità sul passo, trionfò infatti nel GP delle Nazioni a cronometro, indi notevoli furono i suoi successi nella Parigi Limoges, nel GP di Nantes, nella Manica-Oceano a cronometro e nella prima edizione del GP di Plouay. Curiosa la promessa che anticipò questa vittoria: per farsi ingaggiare dagli organizzatori, pose a contratto la consegna in beneficenza dei premi in caso di vittoria. Nel '46 vinse, fra gli altri traguardi, l'Armagnac-Parigi e, l'anno successivo, con 35 primavere sulle spalle, tornò al successo di tappa al Tour de France, facendo sua la Bordeaux- Les Sables d'Olonne. Nel 1948 rivinse il GP di Plouay e la stagione successiva la Parigi-Montceau les Mines. Continuò a correre fino al 1951, vincendo ancora. Riprese per scommessa nel 1956, a 44 anni, ma il suo fisico non rispondeva più. Aprì un'attività commerciale a Les Sables d'Olonne, località del suo secondo successo di tappa al Tour. Poi, il 17 agosto 1977, a 65 anni, morì annegato sulla spiaggia di Sauveterre, ad un paio di chilometri da casa sua.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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