Hubertus Zilverberg

Nato a Goirle, il 15 gennaio 1939. Professionista dal 1961 al '69, con 11 vittorie. Grandissimo dilettante, era assai atteso fra i prof. Le premesse, nella categoria cuscinetto degli indipendenti, furono confermate: il passistone vinse infatti il Giro delle Fiandre '61, riservato appunto, ai corridori non ancora completamente professionisti. Tutto questo spinse la Lokomotief, la squadra dove Huub militava, a farlo esordire in una corsa a tappe di pregio come la Vuelta, ed il ragazzo se la cavò più che discretamente, giungendo secondo nella non facile tappa di Benidorm. Tornato in Olanda, vinse il GP Rijen. La Flandria Faema, fortissima equipe belga, nel 1962, lo ingaggiò col chiaro intento di proiettarlo ai vertici. La stagione di Zilverberg fu ottima: vinse due tappe al Tour de France, il GP Parisien, il GP d'Europa (cronosquadre), nonché i criterium di Schiedam e Leuze. Van Looy lo volle con sé in G.B.C. nel 1963 e per Huub si aprirono le porte che lo caratterizzeranno per il resto di carriera: fungere da spalla. Col "Sire di Herentals", Zilverberg rivinse il GP Rijen, ma per il resto solo piazzamenti e tanto lavoro. Provò così a staccarsi dal belga, e nel '64 ritornò alla Flandria, vincendo una tappa della Parigi Nizza a cui aggiunse tre significativi secondi posti: nei Giri di Sardegna, di Romandia e nel campionato nazionale di inseguimento. Dopo uno sfortunato '65, dove rimase fermo per un infortunio, nel '66 e '67 corse per la forte Televizier, vincendo il GP Hulst, ed una tappa del Dauphine Liberé. Chiusa la Televizier, tornò con Van Looy, di cui fu spalla nel '68 e '69 all'interno della Willem II-Gazelle, ma all'alba degli anni '70 chiuse col ciclismo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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