Clemente Canepari

Nato a Pieve Porto Morone l'11 novembre 1886, deceduto a San Colombano al Lambro il 13 settembre 1966. Fondista. Professionista dal 1906 al 1927 con 8 vittorie.
"Di tutto abbastanza". Si potrebbe riassumere così il tratto di Clemente Canepari, un pavese di Pieve Porto Morone, nato il 13 settembre 1886. Una carriera lunga, poche vittorie, tanta fatica e pure tanta generosità verso quelli che via via si cementarono come capitani.
Era un bravo fondista, un bravo passista, un discreto scalatore, forte nella tenacia, ma alla fine trovava sempre qualcuno che sulle singole variabili era più tangibile di lui. A donargli una certa fama, grandi piazzamenti e quel riferimento del ciclismo eroico che nessuno può disconoscere, fu la sua regolarità. Diciotto stagioni nel professionismo, iniziate da giovanissimo quando ad imperare era Gerbi e chiuse nell'era di Girardengo, Binda e Brunero. Con queste caratteristiche, ancor libero da compiti di generosità verso i compagni, corse il Giro del 1909, portando il suo portamento da persona discreta e persino sorridente, ad un più che onorevole quarto posto. E che fosse uno con delle doti lo dimostrò quando, a 56 anni, nello stesso anno dell'Ora di Coppi, nel 1942, stabilì il medesimo record mondiale per la categoria "veterani", percorrendo 38,009 km. Aveva un fratello, Leone, maggiore di tre anni, che partecipò al primo Giro d'Italia, ma non riuscì a portarlo a termine.
Tutte le otto vittorie di Clemente Canepari:
1906: G.P. Castel San Giovanni; Piacenza-Bettola. 1908: Tre Coppe di Parabiago. 1909: Giro della Provincia di Pavia; G.P. Castel San Giovanni; Milano-Varese-Milano. 1911: Giro dell'Emilia. 1913: 7a tappa del Giro d'Italia.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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