Giuseppe Barella

Nato il 18 ottobre 1913 a Pinerolo (TO) ed ivi deceduto il 23 dicembre 2010. Passista. Professionista dal mese di ottobre del 1936 al 1947, senza ottenere vittorie.
Un interprete di un ciclismo che ancora conteneva nel suo seno i connotati atti alla definizione dei ciclisti come "forzati della strada". Un comprimario rispetto ai colleghi del tempo, ma tutto da dimostrare tale in termini di valori assoluti, in considerazione delle specificità dei tempi, delle poche possibilità di spostamenti non cospargenti fatiche enormi e suppletive a quelle delle corse. Insomma, uno che s'è spostato poco dal Piemonte per motivi ovvi, simpatico e ciarliero, che non ha vinto, ma che c'era e, ogni tanto, si sentiva e finiva nei taccuini dell'osservatorio. Passato fra i prof a fine 1936, in occasione del Lombardia, dove si ritirò. Nel '37, fu 6° nel Giro dell'Appennino e 7° nella Coppa Città di Bra. L'anno successivo fu 12° nell'Appennino e 57° alla Milano Sanremo. Nel 1939 fu 3° nella Coppa Città di Venaria e 25° nel Giro del Piemonte. Arrivò la guerra, si fermò, soffrì, salvò la pelle. Tornò dopo il conflitto più spento, almeno fra i pro. Nonostante tutto nel '47 trovò l'ingaggio della Monterosa. Partecipò al Giro, ma si ritirò e decise di finirla col ciclismo dei più forti. Tornò dilettante e subito vinse il Giro di Milano in coppia con Sanfrè. Come dire: fra prof e "puri", la differenza è sempre stata tanta.....
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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