Storia di Damiano Cunego

E' di Cerro Veronese, un paesino poco sotto Bosco Chiesanuova, e fin da giovane da sostanza alle parole della mamma: "Non è tipo da sport di squadra, è un po' individualista. Si esalta nello sforzo contro se stesso". Per questo aveva lasciato perdere calcio e hockey, per questo si era cimentato con successo nelle corse campestri e poi il ciclismo. I lampi del suo talento sono già rimasti negli occhi e nella testa della gente. Sin da quando, nel 1999, vinse il campionato del Mondo juniores, a Verona, non molto lontano da casa sua. Seguono due anni da under 23, nella Zalf Fior; poche vittorie ma un'ambiente dove maturare senza pressioni.
Passa professionista nel 2002 con la Saeco, grazie alla stima e ad un accordo con Martinelli, e nel primo anno vince due gare open, Giro d'Oro e Giro del Medio Brenta. Sempre due le vittorie nel 2003, ma di altro spessore: una tappa e la classifica finale al QingHai Tour, corsa a tappe cinese che ha visto la partecipazione della squadra azzurra a una gara a tappe 25 anni dopo la Vuelta '78. Ha solo 22 anni ma c'è già la conferma che Damiano è uno scalatore di razza con ottime doti di fondo. Il Giro d'Italia disputato nel 2003 gli serve per capire che cos'è una grande corsa a tappe di tre settimane. Il talentuoso Damiano non ha fretta e si classifica 34°. Nel 2004 parte subito forte: vince Giro del Trentino (davanti a Simoni), Giro dell'Appennino e GP di Larciano. A maggio prende il via al suo secondo Giro d'Italia con la veste (almeno iniziale) di gregario di Simoni. A Milano arriverà in maglia rosa dopo una cavalcata grandiosa e ben quattro vittorie di tappa. Dopo un periodo di riposo, in estate ritorna alle corse ottenendo due successi in Italia (La Due giorni Marchigiana e Gp. Nobili Rubinetterie) e in autunno partecipa alla Vuelta di Spagna per preparare il campionato del mondo che si corre sulle strade di casa. Al mondiale è protagonista ma nel finale non riesce a staccare gli spagnoli e nella volata conclusiva si deve accontentare del 9° posto. Dopo due settimane è protagonista di un grandissimo Giro di Lombardia e sul traguardo di Como ottiene la prima vittoria in una prova di Coppa del Mondo che gli permette di balzare al primo posto nella classifica U.C.I. di fine anno.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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