La tragedia del Parco dei Principi.... André Darrigade investe il "giardiniere"

La tappa finale del Tour de France 1958, che si concludeva a Parigi, nel Velodromo del Parco dei Principi, resterà perennemente impressa per una tragedia che, per la sua dinamica, ha dell'incredibile.
Il gruppo, praticamente compatto giunse sull'anello, per disputare uno sprint che aveva in Andrè "Dedé" Darrigade il favorito, per due motivi: era cresciuto in pista proprio come velocista e nel già tanto vinto prima di quel sabato 19 luglio 1958, le prove più importanti le aveva colte su finali simili; inoltre, era in gran forma, avendo vinto due giorni prima a Besancon la sua quinta tappa in quel Tour.
La volata si stava consumando nella direzione voluta dal francese delle Lande, detto anche il "basco saltellante", quando il "giardiniere", nomignolo col quale Constant Wouters passerà alla storia, penso di intervenire. Chi era costui? Di origine belga in quanto nato a Deurne, nelle vicinanze di Anversa, il 26 ottobre 1889, Wouters era cresciuto a Parigi, ed aveva passato decenni al servizio del Velodromo del Parco dei Principi, la sua vera casa. Il giardiniere, effettivamente, era stata sua mansione agli inizi, ma nel 1958, già da anni ricopriva ben altro ruolo: era infatti il Segretario Generale dell'impianto. Un uomo di cui si conoscevano dedizione, dinamicità, generosità e quegli slanci che poi, furono essenzialmente la causa della tragedia. Probabilmente preoccupato per i fotografi che si stavano ammassando in posizione pericolosa sul rettilineo d'arrivo, Wouters, dal campo si precipitò ai margini dell'anello, ad una quindicina di metri dalla curva, gesticolando affinché i quegli uomini si appostassero in posizione più interna. Nella foga, non s'accorse che era lui ad aver superato la superficie terrosa, fino ad inserirsi all'interno dell'anello, in quella che viene definita la "fascia di riposo". Lì stava sopraggiungendo a non meno di 60 kmh Darrigade, che era stato bravo a guadagnare la corda ed a guadagnare un vantaggio che gli avrebbe sicuramente garantito il successo. L'impatto violentissimo fu inevitabile e le conseguenze terribili.
Trasportati immediatamente al vicino ospedale di Boucicaut, entrambi senza conoscenza, Dedé, seriamente ferito alla testa, rinvenne dopo circa mezzora e se la cavò con un mese abbondante di cure e terapie. Ritornò alle gare a fine ottobre nella "3 giorni di Morvan". Per Wouters, le conseguenze furono letali: non riprese mai conoscenza, ed il 31 luglio morì. Fu sepolto al cimitero di Bagneux, l'8 agosto.
Quella tappa fu vinta da Pierino Baffi sul francese Jean Graczyk e agli italiani Gastone Nencini e Arrigo Padovan. Il Tour andò a Charly Gaul.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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