Alberto Bellicoso

Nato ad Avellino il 22 novembre 1913, deceduto. Professionista indipendente nel mese di ottobre 1931, senza vittorie.
Grazie al fatto di essere campano e di aver dimostrato nelle poche gare svolte un ottimo talento, il primo di ottobre del 1931, quando non era ancora diciottenne, gli venne concesso di partecipare da indipendente al vicino Giro di Campania a tappe. Ed il ragazzino, forse per concretizzare il suo agnomen, si comportò benissimo. Fu ottavo nella seconda tappa (Benevento-Avellino) e chiuse il Giro al 10° posto. Due settimane dopo, pur con un viaggio avventuroso, giunse al nord per correre il Giro di Lombardia, una superclassica col meglio del ciclismo italiano. In una giornata di tregenda, su quei duri 234 chilometri, solo 32, dei 111 partenti, arrivarono al traguardo. Alberto Bellicoso, che aveva mille motivi per ritirarsi, chiuse 22°. Un gran risultato. Ma quando era logico pensare ad una prosecuzione di partecipazioni e risultanze dal 1932 in avanti, Bellicoso sparì dagli orizzonti ciclistici e sportivi.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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