Carlo Guarguaglini

Nato il 2 gennaio 1933 a Castagneto Carducci (Livorno) ed ivi deceduto il 17 maggio 2010. Passista veloce, alto m. 1,76 per kg. 72. Professionista dall'ottobre 1958 al 1962 con una vittoria.
Dopo esser stato un buon dilettante, sulla scia del successo nel Gran Premio Industria del Cuoio e delle Pelli, passò nell'ottobre del 1958 fra i professionisti con la mitica maglia della Faema. La sua prima stagione intera nel gotha del ciclismo, Carlo Guarguaglini la passò nella consorella della Faema, ovvero quell'Emi dalle bellissime divise bianco azzurre che, al nuovo ramo del sodalizio delle macchine da caffè, aveva spostato nientemeno che l'Angelo della Montagna, Charly Gaul. Per il corridore livornese, dunque, un debutto con un impegno già preciso, quello di fungere da spalla al grande corridore lussemburghese. E Guarguaglini, già dall'anno d'esordio se la cavò benissimo, vincendo addirittura una corsa, il Gran Premio di Altopascio, prova del Trofeo UVI, quindi chiudendo 9° il Trofeo Matteotti e concludendo 75° il suo primo Giro d'Italia. Nel 1960, si confermò spalla di ottimo livello, anche se fu costretto al ritiro sia alla Vuelta di Spagna che al Giro d'Italia. La stagione seguente, con Gaul emigrato alla Gazzola, Guarguaglini finì all'Ignis, per volere di Gastone Nencini, ed il corridore livornese fu 2° nel G.P. di Pistoia, 40° nella Classifica Finale del Tour de Suisse e 85° al Giro d'Italia. Nel 1962, sempre con l'Ignis, ebbe la soddisfazione di completare le partecipazioni alle grandi corse a tappe, con la partenza al Tour de France. Chiuse poi la corsa a Parigi col 93° posto. A fine '62, con l'arrivo dei trenta anni decise di terminare la parentesi agonistica col ciclismo, ma non lo sport che ha sempre amato. Fondò e lanciò nella sua Castagneto Carducci l'Hotel Ristorante Zì Martino, ovvero il primo Bike Hotel in Toscana.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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