Angelo Vay

Nato il 21 giugno 1898 a Milano ed ivi deceduto il 26 settembre 1946. Velocista e fondista. Professionista dal 1916 al 1930 con 2 vittorie.
Si segnalò all'indomani della Prima Guerra Mondiale, dimostrandosi dilettante di valore assoluto, quindi in grado di emergere anche nelle corse coi professionisti. Ed infatti vinse, nel 1916, con grandi dimostrazioni di forza, la Milano-San Pellegrino e la Busalla-Tortona-Busalla, fu 2° nella Milano-Varese-Milano, 3° nella Milano-Piano dei Giovi e 4° nel Giro di Lombardia. Si cimentò anche su pista, dove alla evidenza del suo sprint, seppe aggiungere progressivamente anche ottime qualità di fondista. Sempre nel 1916, fece suo il Gran Premio UVI, che era un challenge di prove su pista. Diciamo un omnium anticipato. Passato professionista nel 1918, in quell'anno fu 3° nella Milano-Torino e 7° nella Milano-Modena. Pur in lenta metamorfosi, ovvero con una sempre più spiccata tendenza verso il fondismo e la relativa perdita dello sprint, passò nel 1919 alla Bianchi, che aveva in animo di farne un evidente su strada. Ma la risposta di Vay, non fu ritenuta all'altezza delle speranze biancocelesti: nell'anno fu 2° nel Campionato UC Motociclistico, che altri non era che una gara di mezzofondo-stayer su strada, e finì 5° nel Giro dell'Umbria. Nel 1920 passò alla Stucchi, ma fu autore di una stagione grigia e, soprattutto, vissuta con la volontà di cimentarsi prevalentemente su pista, settore che interessava pochissimo alla stessa Stucchi. Così, dal 1921 fino al 1930, sua ultima stagione d'attività, Angelo Vay gareggiò su pista, vincendo corse minori, ma non emergendo mai a livelli tali, da farne un sicuro riferimento nazionale e internazionale. Salvo nel 1927, quando fu 2° nel Campionato Italiano di Mezzofondo, superato dal torinese Leopoldo Torricelli, che fu per oltre un lustro il dominatore della specialità in Italia.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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