Storia di Ivan Basso

Ivan Basso nasce a Gallarate, in provincia di Varese, il 26 novembre 1977. Trascorre l'infanzia a Cassano Magnago dove inizia a correre in bici nella categoria giovanissimi all'età di 7 anni per il G.S. San Pietro. Nel gruppo sportivo San Pietro scala le varie categorie dei giovanissimi con dei risultati abbastanza buoni: 2 o 3 vittorie all'anno e vari piazzamenti. Poi da esordiente passa al G.S. Gornatese, società nella quale milita per 6 stagioni sino al secondo anno da juniores. Con la Gornatese vince la Coppa d'Oro '93 categoria allievi ed è vicecampione del mondo '95 nella categoria juniores. Poi passa dilettante in quella vera e propria fucina di campioni in erba che è sempre stata la Zalf-Euromobil-Fior di Castelfranco Veneto. Con questa società diventa campione del mondo Under 23 a Valkenburg, in Olanda, e da quel momento onora la maglia arcobaleno sino al maggio 99, quando arriva il grande momento del passaggio al professionismo. Debutta al Giro d'Italia con la Riso Scotti Vinavil di Boifava. Tanta emozione e tanta paura nel ritrovarsi in mezzo al gruppo con campioni che aveva visto solo in televisione, ma anche la felicità e l'orgoglio per aver raggiunto un obiettivo sognato da anni. Lo stesso anno riesce a disputare il mondiale professionisti su strada a Verona che conclude con un ritiro ma è un ottimo inizio per un neoprofessionista di appena 22 anni non compiuti. Nel 2000 arrivano le prime vittorie con la maglia dell'Amica Chips: due tappe del Regio Tour. Nel 2001 passa alla Fassa Bortolo e l'inizio è molto buono: ottiene tre vittorie e partecipa al suo primo Tour de France che non porta a termine. Al Tour le sensazioni sono però buone e la stagione 2002 è centrata tutta sulla corsa francese: non ottiene successi ma è il migliore degli italiani, ottimo 11°, e soprattutto maglia bianca dei giovani.
Nel 2003 Ivan si reca oltreoceano a Boston, al prestigioso e rinomato MIT (Massachussets Institute of Technology) per studiare nella galleria del vento, un nuovo miglioramento della sua posizione in sella per le crono. Come risultati ricalca la stagione precedente: nessuna vittoria ma si migliora al Tour dove è settimo nella classifica finale e nelle tappe dure è sempre vicino ad Armstrong che domina il suo quinto Tour.
Per il 2004 la Fassa Bortolo non gli crede forse troppo e così accetta l'ottima offerta della CSC di Bjarne Riis che lo promuove capitano unico per il Tour. Lance Armstrong è sempre più un extraterrestre: è ancora lui a vincere (sesta volta consecutiva), ma questa volta anche Ivan Basso conosce la gloria del podio: sale sul terzo gradino con in braccio l'adorata figlioletta Domitilla. Sua la vittoria di La Mongie, dodicesima tappa del Tour (arriva anche secondo nella tappa di Plateau de Beille, e secondo nella Tappa Villard-de-Lans).
Nel 2005 Ivan partecipa al Giro e, una volta uscito di classifica, vince la 17ma e la 18ma tappa. Poi arriva il Tour de France: Lance Armstrong vive e lavora solo per questa gara e l'edizione 2005 sarà la sua ultima vittoria (sette Tour consecutivi) ma Ivan dimostra un carattere e una condizione eccezionali. Contro un Lance Armstrong che supera solo se stesso Ivan è superlativo, e alla fine ottiene di salire con grande merito sul secondo gradino del podio.
Finisce la stagione vincendo il Giro di Danimarca, aggiudicandosi ben quattro tappe.
La stagione 2006 vede un Ivan Basso in ottime condizioni, specie per il grosso lavoro che lo ha portato a migliorare sia in salita che a cronometro. Numerose le gare a cui partecipa, a cominciare dalla Milano-Sanremo di marzo. Ottiene i primi positivi risultati stagionali con la vittoria della seconda tappa del Criterium International e della classifica finale, per poi passare al Circuito della Sarthe. Partecipa poi alla Freccia Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi in vista del Giro d'Italia che lo vede, non solo indossare la maglia rosa per 2/3 della corsa, ma salire sul gradino più alto a Milano. Vince inoltre la crono a squadre (4°tappa) e altre tre tappe, l'8° sulla Maielletta, la 16° e infine la ventesima, quella che prevede Mortirolo, Gavia e l'arrivo all'Aprica; vittoria che dedica al suo secondogenito Santiago, nato proprio il giorno prima. Alla fine della tappa è contestato del compagno di fuga Gilberto Simoni, che lo accusa di averlo staccato sull'ultima salita dopo che gli aveva chiesto di aspettarlo in discesa.
Il 30 giugno 2006, in seguito allo scandalo doping scoppiato in Spagna, Ivan Basso viene estromesso dal Tour de France, che sarebbe iniziato il giorno successivo: alla vigilia era considerato uno dei favoriti per la vittoria finale della corsa con Jan Ullrich, anche lui coinvolto nello scandalo.
In seguito a questo scandalo, Basso viene sospeso dalla propria squadra, mentre anche il suo direttore sportivo, Bjarne Riis, prende le distanze da lui. Successivamente, la mancanza di sviluppi della vicenda porta lo stesso Rijs a una riapertura e a un possibile ritorno del corridore nella CSC. Il 12 ottobre la Procura antidoping del CONI archivia l'inchiesta nei confronti del varesino, che è quindi libero di tornare alle corse.
Il 18 ottobre avviene il divorzio consensuale tra il corridore varesino a il team di Bjarne Rijs. In una lettera aperta Basso ringrazia comunque la CSC e Rijs per il supporto e le opportunità concessegli negli anni che ha gareggiato con loro, affermando di volersi rimettere in gioco con la speranza di poter trovare la stessa professionalità trovata nella squadra danese. L'8 novembre viene ufficializzato il passaggio alla Discovery Channel, ex squadra del sette volte vincitore del Tour de France, Lance Armstrong con un contratto di tre anni a 1,5 milioni di euro a stagione.
Il 18 febbraio 2007 segna il suo ritorno alle gare, col debutto nella nuova squadra in occasione del Giro della California.


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