Storia di Timothy David Jones

Africano dello Zimbabwe si fa notare ai mondiali dilettanti di Lugano nel '96 e viene ingaggiato dall'Amore & Vita di Patron Fanini che lo lancia con successo tra i professionisti l'anno successivo. In tre stagioni vince 5 corse distinguendosi per le buone doti di scalatore e cronomen; avrebbe forse perfino vinto il Tour de l'Avenir se non fosse rovinosamente caduto rompendosi la clavicola a tre tappe dalla fine quando era al comando della classifica con un buon margine sul secondo. Le disavventure di Tim cominciano quando viene sospeso durante il Giro di Svizzera '99 perchè trovato con i valori ematici sballati e poi licenziato da Fanini per non aver collaborato a chiarire il caso. L'anno successivo viene ingaggiato dalla Mobilvetta con la quale vince il Giro dell'Etna 2001 mettendo dietro campioni del calibro di Rebellin, Basso e Casagrande ma subito dopo viene coinvolto in una terribile caduta alla Milano-Vignola subendo un grave infortunio alla schiena che fa temere anche la paralisi. E' costretto ad una lunga ed immobile convalescenza con il dubbio di non riuscire più ad essere competitivo e per questo viene dimenticato dal grande ciclismo. Inizia così il suo calvario; rientra alle corse nel 2002 con l'americana Mercury ma non ottiene risultati e, dopo un periodo in Canada, torna a vivere in Italia. L'africano biondo bussa allora alla porta di Luciano Galleschi, già fornitore di Fanini che ha un negozio di bici a Buti. Viene curato da uno specialista, rimonta in sella e lentamente gli ritorna la fiducia. Tutti a Buti sanno di questo ciclista senza un soldo e il proprietario di una pizzeria gli offre un posto da pizzaiolo, dall'estate a Natale. Nel frattempo Tim partecipa a diverse Gran Fondo amatoriali vincendone due, così nel 2003, chiarita la faccenda dell'ematocrito, ritorna con Fanini all'Amore & Vita. La stagione è positiva e, ad inizio agosto, Fanini gli consente di fare il salto di qualità; Tim passa alla Domina Vacanze e prende parte alla Vuelta di Spagna ottenendo la conferma anche per il 2004.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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