Storia di Marco Della Vedova

Comincia a correre nel 1980 con la SC Verbania e nella prima corsa ottiene un ottimo secondo posto. Dal 1981 al 1984 corre nei Giovanissimi con la SC Gravellona Toce; non consegue vittorie ma molti piazzamenti ed arriva terzo ai Campionati Regionali. Nei due anni successivi ('85 e '86) da esordiente non ottiene nessuna vittoria. Anche nel primo anno da allievo (1987) non ottiene vittorie poi finalmente nel 1988 riesce a vincere 2 corse ed ottiene altri ottimi risultati: 2° Camp. Prov. e 4° ai Campionati Regionali cronometro a squadre. Nel primo anno da Juniores (1989) vince a Manta (CN) e nelle prove di selezione per i Campionati Italiani arriva nei dieci; inoltre è 5° ai Campionati Regionali.
Nel 1990 passa alla V.C. Sommese; è il secondo anno di Juniores e consegue 5 vittorie: a Cavaria (VA); davanti a Gabriele Colombo (poi prof) a Pettenasco, il Giro della Castellania, a Cheggio ed a Castellanza. Arriva 7° ai Campionati Italiani e 9° in classifica generale al Giro della Basilicata; inoltre ottiene quattro secondi posti ed altrettanti terzi. Vince la maglia verde del G.P.M. al Giro della Basilicata.
Nel 1991 passa nella squadra Amore e Vita come dilettante: ottiene una vittoria a Monza (MI) ed è secondo a Modena ed a Villadossola; 9° al campionato italiano militare, indossa la maglia della nazionale al Tour de Liege (Belgio).
Il 1992 è il secondo anno da dilettante e due sono le vittorie: a Pistoia e a Domodossola; 2° alla Pistoia-Livorno-Pistoia (dietro a Casagrande), 8° al giro della Val d'Aosta nella classifica finale è primo classificato tra i giovani (davanti a Nardello), infine 1° classifica finale giovani nel Giro del Friuli (davanti a Secchiari).
Nel terzo anno da dilettante (1993) non ottiene nessuna vittoria. Dopo essere stato operato al ginocchio a febbraio, partecipa al Giro d'Italia classificandosi 16° nella classifica finale. Successivamente viene colpito da una brutta otite che lo obbliga a sospendere l'attività.
Nel 1994 passa alla S.C Panor ed è un anno sventurato: non ottiene vittorie, viene colpito da una tendinite, e cade ben cinque volte nei primi mesi della stagione. Nonostante tutto ottiene alcuni buoni piazzamenti: 3° a Bergamo, 5° alla Freccia dei Vini ed è 8° classifica finale trofeo dello scalatore.
Il 1995 è l'anno del riscatto: passa alla G.S. Addax Selev Podenzano e consegue 2 vittorie: a Marcialla (Trofeo Matteotti) e a Gardone (BS) con tempo record. Inoltre è terzo nella classifica finale del Valle d'Aosta con tre terzi posti e 2 quarti; 3° classifica del G.P.M.; 3° classifica a punti; 7° classifica finale Giro d'Italia. 2° classificato al G.PM.; 3° a Piacenza 5° Freccia dei vini consegue inoltre un 4°, 6°,7°, 8° posto nei tapponi al Giro d'Italia. 8° Campionati regionali; 9° nelle Tre Valli Varesine. Veramente un'ottima stagione che gli vale il passaggio al professionismo.
Nel 1996 passa professionista nel G.S Cioli-Brescialat di Remendello e viene confermato anche l'anno successivo. E' diretto da due presitigiosi direttori sportivi: Bordonali e Zandegù. Al Giro d'Italia 1996 ottiene un buon 32° posto, al Giro del 1997 è 54°. Nel 1998 la squadra si chiama Brescialat-Liquigas ma la vittoria non arriva. E' al via nuovamente al Giro d'Italia che conclude al 70° posto.
Dopo tre anni alla Brescialat nel 1999 passa alla Lampre-Daikin. Difende per tre stagioni i colori Lampre e pur non ottenendo vittorie si distingue per la sua generosità e il suo coraggio: partecipa al Giro d'Italia del 1999 (42° posto), al Giro del 2000 (48° posto), al Tour de Suisse 2000 (42° posto) ed alla Vuelta di Spagna 2000 (42° posto). Nel 2001 per una infiammazione alla gamba deve rinunciare al Giro d'Italia dopo cinque partecipazioni consecutive. Nel 2002 viene ingaggiato dalla Mercatone Uno di Marco Pantani; la squadra soffre per la situazione di Pantani e non ottiene nessun risultato di rilievo. A fine stagione non viene confermato ed abbandona l'attività lasciando comunque un buon ricordo nell'ambiente.
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