Storia di Mario Beccia

Di famiglia pugliese ma trapiantato in Veneto. Scalatore, piccolo e grintoso, polemizzò a più riprese con l'Organizzazione del Giro d'Italia per i percorsi troppo facili. Per il suo carattere franco e le sue coraggiose iniziative divenne ben presto popolare dopo il debutto nella Sanson al fianco di Moser dal quale, peraltro, proprio per il suo comportamento non sempre ortodosso nei confronti del capitano, si divise dopo un paio di stagioni. Pur non riuscendo ad assicurarsi molte vittorie è rimasto costantemente nelle prime file dei big nazionali. Meritano di essere evidenziate nella sua carriera le quattro tappe vinta al Giro d'Italia, il Giro dell'Emilia '77, il Giro della Svizzera '80, la Freccia Vallone '82 e il prestigioso poker d'affermazioni nel'84: tappa Tirreno-Adriatico, Giro dell'Umbria, Giro dell'Appennino e la Milano-Vignola. Scarsa la sua fortuna al Tour e, per due volte, nella Sanremo della quale è stato protagonista nel finale. Ha partecipato a sei edizioni dei Mondiali su strada con miglior risultato il 19° posto nel 1978.
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