Storia di Jan Derksen

Sprinter atletico e potente, fu enormemente danneggiato dalla seconda guerra mondiale. Per rendersene conto basta tenere presente che, dopo il terzo posto del '38, ad appena vent'anni, si era laureato campione del mondo di velocità nel corso dei Campionati mondiali dilettanti disputati nel '39 a Milano davanti all'italiano Astolfi. Nello stesso anno aveva vinto il campionato olandese e i Gran Premi di Parigi, Londra, Amsterdam, Milano e Berlino.
Poi, conclusa la guerra, nel '46 si ripresentò vincendo i mondiali da professionista sulla pista di Zurigo, infilando una serie di piazzamenti (4° nel '47 e nel '48, 2° nel '49, 3° nel '50, '52 e '59).
Corridore estremamente longevo, conquistò la sua ultima maglia iridata a più di 38 anni, battendo nel '57 a Rocourt Van Vliet. Ma nel '60 e nel '62 (a 43 anni!) era ancora in grado di finire 4° ai mondiali ormai dominati da Antonio Maspes.
In Olanda non ebbe rivali per un ventennio, conquistando 13 titoli nazionali fra il '43 e il '63. Vinse gare sulle piste di tutta Europa ed è ricordato anche per aver stabilito il record mondiale del tandem sui 500 metri (con Smits) in 37"4, il mezzo miglio in 56"5 e il chilometro in 1'08"3. Da professionista stabilì il primato dei 500 metri lanciati in 29"2/5.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy