Storia di Laurent Jalabert

Laurent Jalabert debutta come professionista nel 1989, con la squadra francese Toshiba, dopo ottimi risultati nelle categorie giovanili. Molto veloce si difende bene su ogni terreno e le vittorie non tardano ad arrivare anche nella categoria maggiore. Per tre stagioni rimane alla Toshiba cogliendo in totale 10 vittorie, ma dimostra ben presto di essere uomo da classiche ottenendo un'infinità di ottimi piazzamenti, in particolare: 2° San Sebastian '90, 2° Campionato di Zurigo '91, 7° Amstel Gold Race '91, 8° Giro di Lombardia '91. Sempre nel 1991 si piazza 2° nella classifica di Coppa del Mondo ed è 16° nella classifica FICP.
Nel 1992 è ingaggiato dalla Once di Manolo Sainz ed è questa la stagione della sua esplosione. A fine anno annoverà ben 9 successi, tra i quali una tappa e la maglia verde al Tour de France. Inoltre è secondo al Campionato del Mondo su strada (battuto da Gianni Bugno) e 5° nella Coppa del Mondo.
L'anno seguente Laurent si migliora ancora ottenendo ben 18 successi, anche se nessuno di primissimo piano. E' sempre con i primi nelle classiche e il suo miglior piazzamento è il 4° posto alla Milano-Sanremo.
Nel 1994 è vittima di una brutta caduta ad Armentière durante il Tour de France; un imprudente poliziotto francese, per fotografare i ciclisti, provoca una caduta che gli fa perdere gran parte della dentatura. Rientra alle corse più forte di prima e alla Vuelta di Spagna vince 7 tappe e la classifica a punti e da a tutti appuntamento all'anno successivo.
Nel 1995 Laurent cambia il suo atteggiamento di gara e dimostra di essere un corridore capace di vincere su qualsiasi terreno. Durante la stagione vince due grandi classiche (la Milano-San Remo e la Freccia Vallone), una grande corsa a tappe (la Vuelta a España che domina aggiudicandosi cinque tappe e tutte le classifiche) e gare di una settimana che rimarranno il suo terrerno preferito (la Parigi-Nizza e il Giro della Catalogna), senza scordare un Tour de France eccezionale (4° posto finale e maglia verde con una vittoria di tappa e l'onore di avere indossato la maglia gialla). Al termine di questa fantastica stagione (30 vittorie!) è il cilcista numero uno al mondo sia nella classifica mondiale UCI che per la stampa internazionale.
Atteso dai francesi come il successore di Bernard Hinault (vincitore di 5 Tour), negli anni successivi non riesce però più a lottare per i primissimi posti della classifica del Tour, anche se sarà comunque capace di specializzarsi nelle gare contro il tempo, continuando a brillare in alcune corse a tappe quali il Giro d'Italia (4° nel 1999) e il Giro della Svizzera (2° sempre nel 1999).
Nelle stagioni '96 e '97, sempre alla Once, si conferma il numero 1° nella classifica UCI e si laurea campione del Mondo a cronometro a San Sebastian (1997).
Rimane in Spagna alla Once fino al termine della stagione 2000; con questa maglia ha corso nove stagioni ottenendo più di 140 successi! A 33 anni firma un contratto con la squadra danese CSC Tiscali e torna ad entusiasmare i francesi negli ultimi due Tour disputati (2001 e 2002) dove conquista in entrambi la maglia di miglior scalatore e una vittoria di tappa.
A fine 2002 si ritira dall'attività agonistica con un palmares eccezionale e un posto tra i più grandi campioni del ciclismo francese.
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