Storia di Gino Balestrieri

Nato nel 1899 Gino Balestrieri, dopo le numerose affermazioni del tempo di guerra e del 1919, ottenne nel 1920 ben otto vittorie: nel cross country ciclo-podistico a Firenze, nella Coppa Castellani a Figline, nella Coppa d'Oro dell'Itala a Firenze, nella Coppa Brilli a Montevarchi, nel Giro dei 7 Comuni a Empoli, nella Targa Moschi a Signa, nella Corsa degli 8 Comune ancora a Signa ed infine nel Campionato Sociale del C.S.F. a Radda in Chianti. Con quei successi e con tanti altri piazzamenti si dimostrò in quell'anno il miglior ciclista della Toscana.
Forte di tali affermazioni l'anno successivo partecipò anche alle maggiori competizioni nazionali, ma senza fortuna. L'unica vittoria la ottenne a fine stagione nel Campionato Sociale. Fu poi costretto, per molti mesi, ad una pausa forzata, per un motivo sconosciuto, e riprese nella seconda metà del 1922. Vinse il Giro delle Capitanate a Foggia e dimostrò buone qualità, ma, correndo da Indipendente, senza guida nè aiuto alcuno, sprecò ogni volta enormi energie senza riuscire a concretizzare in proporzione all'impegno profuso e alle capacità.
Fu così per tutto il proseguimento della sua carriera: non ebbe la fortuna di essere impiegato da alcuna "casa" e corse perciò sempre da indipendente, senza arrivare mai a quei vertici nazionali cui forse avrebbe voluto aspirare. Vinse nel 1923 e nel 1924 il Giro del Valdarno e, dopo diverse partecipazioni, concluse al 13° posto il Giro d'Italia del 1926.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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