1 aprile 1962 - Giro della Provincia di Reggio Calabria

Al via 110 corridori, salutati dagli evviva e dagli applausi degli sportivi reggini convenuti, come sempre, numerosi a salutare il loro Giro.
Nelle prime battute sono Bitossi, Giunti, Bailetti ed Accordi ad andarsene guadagnando un minuto sul gruppo. Poi a Saline, Suarez dà il segnale della riscossa trascinandosi dietro Pambianco, Nencini, Magni e altri 13 corridori.
L'inseguimento ha successo e così si forma in testa alla corsa un plotone di 20 unità. Intanto, dietro, Carlesi fiuta il pericolo e parte al contrattacco, riuscendo a condurre il grosso sulla ruota dei fuggitivi.
E' quindi la volta di Garau, Barale e Pellicciari che evadono dal gruppo transitando a Brancaleone con 1'15" di vantaggio, che riescono ad aumentare a 3' al passaggio da Marina di Gioiosa Jonica, quando si comincia ad avvicinarsi all'Aspromonte. Intanto, dopo Bianco sussulto in gruppo: escono di forza Defilippis, Magni, Paolinelli, Balmamion, Velucchi, Bitossi, Cribiori che sono seguiti immediatamente da Sartori, Brugnami, Suarez, Longo, Fezzardi ed altri. Sulle rampe della Limina i fuggitivi sono raggiunti. Si avvicina il Passo e ci provano Defilippis, Balmamion, Taccone, Zancanaro, Meco e Pambianco e poi Ronchini e Carlesi. Nella nebbia che avvolge il traguardo del Gran Premio della montagna è Defilippis a transitare per primo seguito con distacchi minimi da tutti i migliori.
Mentre la nebbia si dirada e poi scompare, i battistrada scendono veloci verso Cinquefrondi. Carlesi e Ronchini sono i più lesti a portarsi in testa alla gara, raggiungendo e superando Defilippis. Subito dopo, appena lasciata Laureana, anche Mealli, Zancanaro, Meco e Ceppi, usciti dal gruppo, raggiungono e superano Defilippis, ma il gruppo in breve si ricompatta. E' la volta di Marzaioli e Trapè che tentano di andarsene seguiti da Carlesi e poi da Ronchini. Il gruppo non è lontano e Carlesi tenta l'azione solitaria sul S.Elia mentre i tre compagni non tardano ad essere riassorbiti dal gruppo tirato da Taccone e Defilippis.
Mancano 50 chilometri al traguardo e Carlesi scollina in testa sul S.Elia gettandosi con piglio ed impegno in discesa. Il gruppo, pur accusando un notevole ritardo, non demorde nell'inseguimento. Il battistrada giunto a Bagnara trova un fortissimo vento contrario che sul tratto del litorale tra Bagnara e Scilla gli stronca le gambe e frena il suo impeto. Carlesi non può resistere da solo, la sua marcia è sempre più faticosa e dietro di lui Fallarini, Liviero, Ronchini e Benedetti si sono avvantaggiati sul gruppo e guadagnano terreno. I quattro inseguitori, a testa bassa, pigiano sui pedali con tenacia ed anche il gruppo non è molto distante.
Carlesi perde ancora terreno e alle porte di Scilla è ripreso. A Villa S.Giovanni dal gruppo tornato compatto, esce improvvisamente un gregario di Ronchini, il romagnolo Sarti, ventottenne, passato al professionismo soltanto da un anno.
Mentre tutti stanno a guardare, Luigi Sarti viaggia spedito verso Reggio e si presenta solo sull'affollato Lungomare.
La gente lo applaude scambiandolo per Ronchini, e la sorpresa è generale quando l'altoparlante annuncia che ha vinto un corridore che nessuno avrebbe pronosticato alla partenza.
Per il secondo posto un gruppetto giunge a 36" secondi dal vincitore ed è regolato da Suarez Antonio che precede Trapè e Marzaioli.
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