Pascal Richard

Con Pascal Richard di Vevey, classe 1964, incontriamo una storia particolare. Nato per cercare nella tradizione svizzera del cross, il suo posto nel ciclismo, s'è trovato pian piano nelle condizioni di eleggersi campione. La conquista, nel 1988, a 24 anni, della maglia iridata nel ciclocross, dopo due stagioni passate fra i professionisti, svegliarono in lui considerazioni e convinzioni che parevano impensabili solo qualche anni prima. E così, Richard, dal fango e dal freddo del fuoristrada, provò con tutte le sue forze, ad emergere anche dove l'asfalto risultava infinito. Già nel 1999, gli riuscirono un paio d'acuti di peso: la conquista del titolo svizzero su strada, ed una tappa niente popò di meno che al Tour de France. Era divenuto un corridore sul serio e non uno "stagiaire". Nel 1990 si confermò, con la conquista della Tre Valli Varesine e, l'anno successivo, in un periodo molto vicino a quella del cross, vinse il Trofeo Laigueglia ed una tappa della Tirreno Adriatico. Successi che davano tangibilità, ma non ancora quella notorietà che sentiva sempre più possibile. L'esplosione nel 1993, dove, nella dozzina di successi conquistati, inserì quelli che non puoi mai dimenticare, come il Giro di Lombardia. Ma la sua stagione annoverò pure il Giro del Lazio, il Trofeo dello Scalatore, il Giro di Romandia, quello di Romagna, una tappa al Giro di Svizzera e diverse altre di manifestazioni contenute in una settimana. Per darsi la soddisfazione di una maglia da tenere tutto l'anno, riconquistò il titolo elvetico. Anche nel 1994 dodici successi, tra i quali il Giro di Svizzera ed una frazione dello stesso, nonché una tappa del Giro d'Italia, arricchita dalla conquista della classifica del G.P.M. Sei successi nel '95, fra i quali due tappe della "corsa rosa" e nuovamente il Giro del Lazio. Di grande qualità la sua stagione '96, che s'aprì con la conquista della sua seconda classica monumento, la Liegi Bastone Liegi; proseguì con la conquista di una tappa al Giro, indi incontrò l'Oro alle Olimpiade di Atlanta, le prime aperte ai professionisti. Divenuto per questo successo un riferimento in patria, festeggiò il nuovo ruolo, conquistando una tappa al Tour. Il 1997, un po' per l'arrivo di problemi fisici, un po' per i segni dell'età non più verdissima, lo passò all'asciutto. Tornò al successo l'anno seguente in una tappa del Giro del Trentino, mentre nel 1999 conquistò tre vittorie, l'ultima delle quali, una tappa del Giro di Svizzera, fu anche l'ultima di carriera. Corse pure nel 2000, ma non vinse nulla ed a fine stagione, a quasi trentasette anni, appese la bicicletta al chiodo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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