Charles Crupelandt

Soprannominato il "Toro del Nord", per la sua stazza ed una forte predisposizione alla rissa e la paura che incuteva in chi lo avvicinava. Crupelandt è stato un gran velocista, forse il primo di quelle dimensioni, perlomeno fra i francesi. Le sue gambe erano due tronchi pronti ad esplodere sui pedali, ed in molti, nel periodo, si chiedevano perché cercasse sulla strada quello che gli poteva venire facile su pista. Ma i risultato diedero ragione a Charles che seppe vincere due Parigi-Roubaix (1912 e '14), nel 1913 la Parigi-Tours e nel '14 il campionato francese. A Roubaix sua città natale è stato elevato un monumento Anche nelle altre classiche si piazzò spesso. Notevoli i suoi podi nella Parigi Bruxelles (una volta secondo e due volte terzo), nella Milano Sanremo (terzo nel '14) e nell'amata classica del pavè, dove finì terzo nel '13. Nei sette Tour de France disputati vinse quattro tappe. Di nota anche il suo successo nella Parigi Menin nel 1911. Dopo il conflitto mondiale, nel 1917, finì nei guai per aver malmenato un poveraccio ed aver subito un'altra condanna per furto. Furono quei due episodi a costringerlo a lasciare il ciclismo. Nel 1951, di lui si parlò nuovamente, a causa di una grave malattia che costrinse i medici ad amputargli entrambe le gambe. L'intervento gli allungò la vita fino al 18 febbraio 1955.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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