Nelle urine di Mattia Gavazzi della Colnago trovate tracce di cocaina dopo un controllo alla Settimana Lombarda.
Nelle urine di Mattia Gavazzi della Colnago trovate tracce di cocaina dopo un controllo alla Settimana Lombarda. Due precedenti nel suo passato.
MILANO, 21 aprile 2010 - Ci risiamo: Mattia Gavazzi, 26 anni, è stato di nuovo trovato positivo alla cocaina e provvisoriamente sospeso dall'Uci. Il controllo al corridore della Colnago è del 31 marzo alla Settimana Lombarda, dove - due giorni dopo, nella tappa di Dalmine - Gavazzi ottenne il suo unico successo stagionale. Pensare che giusto tre anni fa, Gavazzi dichiarò alla Gazzetta: "Con la bici ho sconfitto la cocaina". Sì, perché il figlio di Pierino, velocista degli anni Ottanta, era già stato beccato positivo due volte per la stessa sostanza. La prima volta era successo da junior, quando correva per la Biringhello. La seconda, con la maglia Resine Ragnoli, nel 2004, a 21 anni.
redenzione mancata — La sua carriera sembrava avviata verso un' infamante squalifica a vita. Se la cavò con una pena di 14 mesi e con l'impegno di sottoporsi a un programma di riabilitazione e test periodici di verifica. Frequentò un Sert (Servizio per la cura e la prevenzione delle tossicodipendenze, ndr), analisi due volte la settimana. Perse anche la fidanzata. "La capisco. Stava insieme a una testa di cavolo", disse. Sembrava redento, ma le sue compagnie non sempre erano delle migliori. Voci raccontavano di folli corse notturne in auto tra Brescia, Pavia e Lodi. Ora potrà chiedere le controanalisi. Nel caso la positività venisse confermata è meglio che Mattia pensi a curarsi davvero. Lontano dal ciclismo.
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http://www.gazzetta.it/Ciclismo/21-04-2010/uci-sospende-gavazzi-603725594909.shtml
MILANO, 21 aprile 2010 - Ci risiamo: Mattia Gavazzi, 26 anni, è stato di nuovo trovato positivo alla cocaina e provvisoriamente sospeso dall'Uci. Il controllo al corridore della Colnago è del 31 marzo alla Settimana Lombarda, dove - due giorni dopo, nella tappa di Dalmine - Gavazzi ottenne il suo unico successo stagionale. Pensare che giusto tre anni fa, Gavazzi dichiarò alla Gazzetta: "Con la bici ho sconfitto la cocaina". Sì, perché il figlio di Pierino, velocista degli anni Ottanta, era già stato beccato positivo due volte per la stessa sostanza. La prima volta era successo da junior, quando correva per la Biringhello. La seconda, con la maglia Resine Ragnoli, nel 2004, a 21 anni.
redenzione mancata — La sua carriera sembrava avviata verso un' infamante squalifica a vita. Se la cavò con una pena di 14 mesi e con l'impegno di sottoporsi a un programma di riabilitazione e test periodici di verifica. Frequentò un Sert (Servizio per la cura e la prevenzione delle tossicodipendenze, ndr), analisi due volte la settimana. Perse anche la fidanzata. "La capisco. Stava insieme a una testa di cavolo", disse. Sembrava redento, ma le sue compagnie non sempre erano delle migliori. Voci raccontavano di folli corse notturne in auto tra Brescia, Pavia e Lodi. Ora potrà chiedere le controanalisi. Nel caso la positività venisse confermata è meglio che Mattia pensi a curarsi davvero. Lontano dal ciclismo.
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