Storia di Giampaolo Cheula

Giampaolo Cheula è nato a Premosello Chiovenda nel 1979, a maggio, precisamente il 23 da papà Dario e la mamma Anna Rosa.E' un biondino che si appassiona subito alla bicicletta, quella bicicletta che diventa il suo divertimento, suo e del fratello Raffaele che corre e lo porta con se al rifondato Pedale Ossolano. Poi Giampaolo va al GS VCO di Pieve Vergonte, con Gino Maranoli presidente. Giampi, Paolo Longo Borghini, Rovaletti e una squadrettina mica male. Cheula si vede che è un talentino di quelli puri. Vince e molto da giovane. Cresce e passa al Team Gerbi, poi alla Bergamasca. Si fa vedere, attacca, sa correre a dispetto di una non bellissima postura in bicicletta. Nel 2000 all'ultimo anno tra i dilettanti Giampaolo vince la Fleche du Sud, in Lussemburgo, con la maglia della nazionale: una tappa e la classifica generale. Il passaggio al professionismo è cosa fatta ed avviene nello squadrone che in quei tempi domina: la Mapei Quick Step dei vari Bettini, Nardello, Tafi, Ballerini.. Nessuna vittoria il primo anno, nella seconda annata Cheula viene inserito nella squadra GS 3 della Mapei Quick Step, un gruppo di talenti puri che correranno in gare minori per poter crescere senza fretta. Ne fanno parte, tra gli altri, Cancellara, Pozzato e Rogers.. Arrivano tre successi: una tappa e la classifica finale del Circuits des Mines in Francia (600esima vittoria della Mapei) ed una tappa alla Bayerische Rundfaht. A fine 2002 la Mapei lascia il ciclismo, Cheula passa alla Vini Caldirola ed esordisce al Giro d'Italia. Emozionante la tappa della Formazza con il suo nome scritto su chilometri e chilometri di strada piena di suoi tifosi. Al Giro aiuta Garzelli che termina secondo. Va anche alla Vuelta e si mette in mostra in varie tappe. Resta con la Vini Caldirola anche nel 2004 senza troppi squilli. Passa poi al Team Barloworld Valsir, squadra continental che lo fa correre in giro per il mondo. Nel 2006 con la casacca del team che da bianca diventa rossa vince la 'Zavod Miru', la 'Corsa della Pace', gara molto quotata nell'Est tra Polonia, Repubblica Ceca e Germania. Cheula prende la maglia gialla a Meerane in Germania e la porta sino ad Hannover. Vince su Tonti, Gasperoni e Sioutsu. La Barloworld è l'ambiente giusto per lui (e per Paolo Longo Borghini, suo compagno e amico sin dai tempi della Caldirola) tanto che diventa uno degli uomini cardine. La squadra fa il salto di qualità e nel 2007 partecipa al Tour de France. Alla Grand Boucle aiuta i capitani, ma si mette spesso in mostra con varie fughe. Storico l'esodo dei suoi tifosi nella tappa di Tignes, con un vero e proprio accampamento sulla Montee d'Hautville. Nel 2008 ancora Barloworld, ancora grandi corse ed ancora Tour de France con la lunga fuga sul Col de la Bonette ed il saluto ai suoi tifosi a Prato Nevoso nella tappa cuneese. Il suo ultimo successo arriva però al Gran Premio Nobili Rubinetterie. Sul duro circuito del San Carlone Cheula centra la fuga giusta con Bosisio e Rizzi. I tre arrivano al traguardo posto sul lungolago di Arona: Bosisio è più veloce ma Cheula si lancia in progressione da lontano e vince. Nel 2009 sempre in maglia Barloworld Cheula si fa notare per la lunga fuga alla Milano Sanremo e per la buona partecipazione al Giro d'Italia del centenario. La Barloworld esce dal ciclismo e Cheula passa alla Footon Servetto di Mauro Gianetti. Tanto lavoro e qualche fuga (con il ritiro dal Giro per problemi di stomaco e l'esclusione all'ultim'ora dal Tour per 'ragion di sponsor') come nel 2011 con la Geox TMC. La stagione 2011 nasce male con la mancata concessione dello status di Pro Team alla squadra che però viene invitata al Giro. A fine stagione, quando il rinnovo con il team è certo arriva la notizia che lo sponsor Geox esce dal ciclismo. Giampaolo cerca squadra; ha contatti con la Androni Giocattoli e con la Acqua e Sapone ma non se ne farà nulla. Budget chiusi, ingaggi 'sponsorizzati' ed altre logiche complicate da comprendere bloccano tutto. Lo cerca anche una improbabile formazione esotica dal nome simpatico: "Wonderful Pistacchos" che per ingaggiare Cheula, uno che è evidente non vanta certo stipendi da nababbo, terminerebbe il budget a disposizione . Lui non si perde d'animo, si ricicla in mountain bike con il Team KTM Stihl Torrevilla, lancia il marchio di biciclette Lepontia By Cheula, diventa vicepresidente del GS VCO. A fine 2012, Cheula potrebbe tornare tra i prof: c'è un abboccamento importante con la Colombia Coldeportes. Lo vuole Claudio Corti, team manager che nei primi anni 90 guidò Gianni Bugno e che era alla guida della Barloworld. Sembra fatta ma lo sponsor colombiano, pur sollecitato da Corti che ritiene utile una presenza come quella di Cheula, impone corridori colombiani. Nulla da fare ed allora ecco la decisione, serena, di dire basta. Riepilogando: 7 vittorie da professionista, ha corso 4 Giri d'Italia (tre terminati), 2 Tour de France e 2 Vuelta a Espana.
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