Storia di Giovanni Rossignoli

Appartiene alla leggenda del ciclismo e non solo di quello italiano per le prodezze che hanno caratterizzato la sua carriera che pure non è stata delle più proficue dal punto di vista dei risultati. Come poteva non fare effetto il suo debutto fra i grandi, a ventun anni, quando trionfò con circa quattro ore di vantaggio nella Gran Frondo (600 km) del 1903? E come può non sollevare una profonda ammirazione constatare che a 45 anni non solo prese il via, ma portò a termine sia il Giro d'Italia (44°) che quello di Francia (32° assoluto)? In mezzo a questi 24 anni vi sono alcune vittorie di prestigio come quelle nella Milano-Torino 1905, nella Milano-Mantova 1906 e nella Milano-Vercelli-Modena 1908; e risultati pregevolissimi nel Giro d'Italia (fu 3° nel 1909, ma se la classifica fosse stata compilata a tempi e non a punti avrebbe vinto con 23' di vantaggio). Sempre al Giro venne preceduto solo da Galetti nell'11 (vinse la tappa Genova-Oneglia); fini 3° con la Gerbi nell'edizione del '12 a squadre; ne disputò altri otto, anche con buoni piazzamenti, e vinse a pari merito l'ultima tappa nel '20. Otto volte è andato pure al Tour de France fra il 1904 e il '27: nel '26 finì 21° primo nella classifica dei turisti-routiers. Un raro esempio di longevità che non si può non ammirare.
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