Hendrik Gerardes Jozef "Joop" Zoetemelk e il Tour de France

Fin dalla sua prima partecipazione al Tour de France, nel 1970, Joop Zoetemelk, secondo dietro Merckx, si è abbonato al podio della corsa francese. Per sei volte, record, si classificherà secondo tra il 1970 ed il 1982, vittima di due cannibali come Eddy Merckx e Bernard Hinault e del belga Lucien Van Impe. A questa impressionate regolarità fa eccezione il Tour del 1980; Hinault è in maglia gialla, anche dopo essere stato battuto a cronometro da Zoetemelk, ma una tendinite lo costringe all'abbandono ai piedi dei Pirenei. L'olandese, con la sua perseveranza, vince questa edizione, eccezionalmente piovosa, che aveva preso il via in Germania.
Alla seconda partecipazione, nel 1971, Joop è nuovamente secondo: Il super favorito Merckx dà segnali di cedimento: sul Puy de Dome è attaccato con successo da Ocaña e Thevenet. Ma soprattutto è in crisi nella tappa Orcières-Merlette, dove è in difficoltà fin dall'inizio, e perde sei minuti da Ocaña. Si devono ancora scalare i Pirenei, ed Ocaña si presenta in maglia gialla dopo averla sfilata proprio al belga. Ma Merckx non si arrende e attacca deciso sui Pirenei: il duello si conclude ben presto, lungo la discesa del colle della Menté, dove, nella tempesta di quella giornata, Ocaña cade e si ferisce gravemente. Non può riprendere la corsa, ed allora Merckx ha via libera per il successo finale con Joop secondo a quasi 10'. Si deve attendere il '76 per ritrovare Joop sul podio: nel frattempo è 5° nel '72 e 4° nel '73.
Le sue partecipazioni sarebbero state consecutive se non avesse saltato l'edizione del 1974 a causa di un grave incidente all'arrivo della tappa del Midi-Libre a Valras-Plage. Quali risultati avrebbe raggiunto senza l'incidente? Due anni più tardi, cede di fronte a Van Impe in un Tour che sembra alla sua portata. Lucien non si accontenta più dei traguardi di giornata e corre con più criterio. Duella a lungo con Joop, che è sempre alla sua ruota, sul filo dei secondi. Ma a St Lary gli rifila la botta decisiva: lo stacca di 3 minuti e si aggiudica la corsa. Joop non dice nulla e soltanto dopo molto tempo si saprà che soffriva per un'ulcera perforante allo stomaco.
Dopo un anonimo Tour nel 1977, concluso comunque in 8° posizione, arriva il 1978; finito il regno di Merckx, ecco pronto un nuovo re: Bernard Hinualt, che vince sia la Vuelta di Spagna che il Tour de France. Al Tour Hinault sembrava ormai tagliato fuori per la vittoria finale: tutto sembrava ormai favorire il belga Pollentier, specie dopo la vittoria di quest'ultimo all'Alpe d'Huez. Ma al termine della tappa, il belga viene scoperto in flagrante mentre tenta di frodare i medici al controllo antidoping, con un ingegnoso sistema di tubi e pompette sotto la maglietta. E' squalificato, e la maglia gialla va a Zoetemelk, che finalmente sembra pronto per la vittoria. Ma rimane ancora una tappa a cronometro, la Metz-Nancy di 72 chilometri, che Hinault vince rifilando 4 minuti a Zoetemelk, che dunque vede sfumare la vittoria finale a favore del francese.
Nel 1979 al Tour assistiamo ad una nuova cavalcata di Bernard Hinault. La lotta è per l'ennesima volta con Joop, ma alla fine prevale la forza di volontà del francese, che vuole ed ottiene fortissimamente la vittoria anche nell'ultima tappa sui Campi Elisi. Fuga a due proprio con Zoetemelk, e tripudio finale per Hinault.con Joop a più di 13'.
Detto della vittoria del 1980, segue un 4° posto nel 1981 e poi il sesto ed ultimo secondo posto, ancora dietro Hinault, nel Tour '82, con il francese che vince soprattutto grazie alle cronometro.
Joop ha 35 anni e mezzo e non salirà più sul podio ma prenderà il via ancora a quattro Tour de France (23° nell'83, 30° nell'84, 12° nell'85 e 24° nell'86).
Sedici volte, altro record; Zoetemelk si è presentato alla partenza della Grande Boucle per sedici volte e tutte le volte ha raggiunto l'arrivo (con 11 successi di tappa). Un mese dopo la penultima partecipazione (1985) vince, tra la sorpresa generale, il campionato del mondo in Italia all'età di quasi 39 anni.
Abile a nascondersi nel gruppo, il più francofono degli olandesi (è sposato con una francese e vive in Seine-et-Marne), evitava di prendere il vento, di prodursi in sforzi inutili. Questa tendenza lo espose alle critiche ("domandare a Zoetemelk di attaccare, equivale a chiedere ad un paralitico di camminare", disse un giorno Luis Ocana), dimenticando che seguire campioni della dimensione di Merckx e Hinault era già un'impresa.
Zoetemelk, il coraggioso con il viso da bambino, non ha mai alzato la voce. Di lui è stato detto che era così discreto che le sue più alte grida erano i suoi silenzi. Nell'occasione del centenario del Tour, una cerimonia commemorativa ha riunito all'Alpe d'Huez, alcuni dei campioni che hanno vinto su questa mitica vetta. Joop Zootemelk, doppio vincitore su questo traguardo ('76 e '79), era presente all'appuntamento.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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