La nascita della Milano-Sanremo dalle parole di Cougnet

La Milano Sanremo ebbe una gestazione abbastanza laboriosa e travagliata. I Sanremesi erano alla ricerca di qualcosa di originale e interessante da organizzare per passare le serate primaverili. Ma sentiamo dalle parole dello stesso Cougnet in un articolo di quasi cinquant'anni fa', come si arrivò al fatidico giorno della partenza.
"Nel 1905 all'alba dello sviluppo industriale automobilistico, accanto alle macchine da corsa e a quelle turistiche di grossa cilindrata, venivano costruite da ditte minori modeste vetturette per le piccole borse. Queste vetturette si fregiavano dell'allettante nome di utilitarie. Allo scopo di propagandare il nuovo popolare mezzo di locomozione "La Gazzetta dello Sport" allora diretta da Costamagna ed amministrata dal sottoscritto, in accordo con l'Unione Sportiva Sanremese nelle persone dei dirigenti signori Ameglio, Capoduro, Rubino, e ing. Francesco Sghirla, organizzò la corsa per vetturette: Milano-Acqui-Sanremo. La corsa fu un solenne fiasco. Le utilitarie impiegarono due giorni per compiere il tragitto, arrivarono al traguardo in pochissimi esemplari e in non buone condizioni.
Fu allora che sorse la proposta di trasformare la corsa da automobilistica in ciclistica. L'idea, fugato qualche dubbio, fu subito accolta. Si aprì semplicemente la carta del Touring Club al 200.000 e si tracciò il percorso che in meno di trecento chilometri congiungeva Milano a Sanremo attraverso Ovada e Voltri col Passo del Turchino, e nella primavera del 1907 lanciammo il bando internazionale della prima Corsa al Sole.
A quell'epoca non c'era assolutamente in noi la speranza e tanto meno la convinzione, che la competizione dovesse incontrare quella fortuna che poi la fece proclamare la prima corsa al mondo. Ma la Milano Sanremo conteneva in sé un grande potenziale di sviluppo che la fece progredire di anno in anno. Fu essa a crearsi il successo dal suo debutto, caratterizzato dalla partecipazione dei migliori corridori francesi e belgi in rappresentanza delle due maggiori Case: la Peugeot e l'Alcyon, che allora dominavano il mercato e l'arengo agonistico."
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