Giampaolo Cucchietti
Giampaolo Cucchietti nasce a Dronero il 25 giugno 1942. Sin dalle prime pedalate dimostra di avere talento e i risultati non tardano ad arrivare. E' dilettante dal 1962 al 1964 con i colori del G.S. Asti Torretta e del G.S. Ceat Torino; sei le vittorie all'attivo e, nell'ultimo anno da dilettante, al Giro della Valle d'Aosta ottiene il 4° posto nella classifica finale e la vittoria nella classifica del Gran Premio della Montagna.
Nel 1965 passa professionista, nello squadrone Sanson, diretto da Ettore Milano e con capitani Franco Balmamion e Italo Zilioli. Nel 1966, sempre con la Sanson, partecipa al Giro d'Italia concluso in 45esima posizione. Il 1967 è il suo anno migliore; con i colori della Max Meyer vince il GP. di Antibes in Francia ed è secondo, sempre in Francia, al G.P. di Saint-Aigulin. Al Giro d'Italia è protagonista nel tappone dolomitico Trento-Tirano con una fuga a tre, da lontano. La vittoria di tappa va a Mugnaini su Pinera (Spagna) e solo terzo Cucchietti, che comunque si classifica 34° nella classifica generale finale. Negli anni successivi Giampaolo è sempre a fianco del capitano di turno soprattutto al Giro d'Italia che comunque riesce sistematicamente a terminare con piazzamenti dignitosi: 50° nel 1968, 51° nel 1969 e 42° nel 1970. Nel 1971, al secondo anno alla Ferretti, dopo un inizio di stagione sfortunatissimo, prima del Giro d'Italia, appende la bici al chiodo.
Nel 1965 passa professionista, nello squadrone Sanson, diretto da Ettore Milano e con capitani Franco Balmamion e Italo Zilioli. Nel 1966, sempre con la Sanson, partecipa al Giro d'Italia concluso in 45esima posizione. Il 1967 è il suo anno migliore; con i colori della Max Meyer vince il GP. di Antibes in Francia ed è secondo, sempre in Francia, al G.P. di Saint-Aigulin. Al Giro d'Italia è protagonista nel tappone dolomitico Trento-Tirano con una fuga a tre, da lontano. La vittoria di tappa va a Mugnaini su Pinera (Spagna) e solo terzo Cucchietti, che comunque si classifica 34° nella classifica generale finale. Negli anni successivi Giampaolo è sempre a fianco del capitano di turno soprattutto al Giro d'Italia che comunque riesce sistematicamente a terminare con piazzamenti dignitosi: 50° nel 1968, 51° nel 1969 e 42° nel 1970. Nel 1971, al secondo anno alla Ferretti, dopo un inizio di stagione sfortunatissimo, prima del Giro d'Italia, appende la bici al chiodo.
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