Marino Lejarreta Arrizabalaga

Nato a Berriz il 14 maggio 1957. Scalatore. Professionista dal 1979 al 1992 con 70 vittorie.
Arrivò al ciclismo in parte per passione, ed in parte per emulare il fratello maggiore Ismael, anch'egli poi divenuto professionista e suo compagno di squadra per un lustro. Marino si fece notare subito per le sue doti di scalatore e di uomo di fondo, fino a divenire una tappa obbligata nella storia del ciclismo della penisola spagnola. Non ha fatto grandi cose, le ha solo sfiorate, ma è sempre rimasto un evidente. E la sua carriera poteva essere ancor più tangibile se non si fosse ritrovata mozzata di un successo ampiamente meritato e che non giunse per quelle pagine poco belle che il ciclismo, purtroppo, possiede. Accadde alla Vuelta 1983, quando Marino al pari del fratello Ismael era emigrato in San Marino a difendere i colori dell'Alfa Lum. Aveva già vinto la più importante corsa del suo Paese nel 1982, ma era stato un successo che non lo aveva soddisfatto appieno, come sempre succede in questi casi: era arrivato secondo, ma il primo, il connazionale Arroyo, era stato declassato perché positivo all'antidoping. Nell'83 invece, la Vuelta lo vide dominatore sulle montagne, vincere tre tappe e darle di santa ragione ad un certo Bernard Hinault. Costui però, con atteggiamenti da simil padrino, si avvalse di un'alleanza internazionale tra le più macroscopiche e brutte che si ricordi, ed alla fine, riuscì a spuntarla. Per evitare la sconfitta del bretone, lavorarono non poco personaggi come Hennie Kuiper e Giuseppe Saronni, oltre al giovane ma già talentuosissimo gregario Laurent Fignon. Davvero una brutta pagina. Marino Lejarreta seppe far bene anche al Giro d'Italia: 6° nell'83, 4° nell'84 (vincendo la tappa di Selva di Val Gardena), 5° nell'85, 7° nel '90 e 5° nel '91 (con una tappa). Bene anche al Tour de France dove fu 5° sia nell'89 che nel '90 (una vittoria di tappa). Le altre vittorie più importanti del suo palmares sono state: il Giro di Catalogna '80 e '89, il Giro di Castiglia, il Giro della Cantabria e della Roja nell'82, il Giro di Burgos nell'86, '87, '88 e '90 fra le prove a tappe e, in linea, il G.P. di Villafranca '81, '88, '89, il G.P. di San Sebastian '81, '82 e '87. Nel suo ruolino anche un bel numero di prove in salita, sia a cronometro che in linea.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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