Endrio Leoni

Nato a Dolo (Ve) il 22 agosto 1968. Professionista dal 1990 al 2002 con 33 successi all'attivo.
Struttura da velocista su pista di tempi precedenti ai suoi, abbastanza tozzo e non eccessivamente alto, possedeva grandi doti di scatto, ed una volata anche abbastanza lunga, se supportata da quel treno che ha avuto poco. Insomma, un embrione sviluppato di quel grande sprinter moderno che non è mai diventato, anche a causa di suoi specifici errori. Su tutti, l'ostinazione a non voler accettare che le sue fibre non gli consentivano di sopportare tutte le tappe di un GT. Era per lui più vantaggioso quindi, non sforzarsi e fare ciò che il ciclismo cominciava a fare fin troppo: la specializzazione. Poteva dunque ritirarsi anche di più e molto prima nei GT. Invece, aldilà degli incidenti, s'è applicato troppo per essere quello che non poteva essere, rimediando anche disturbi fisici che, forse, poteva evitare. Si distinse già dalle categorie minori, dove conquistò, due Tricolori su pista (Inseguimento a Squadre Allievi nel 1984 e Individuale a Punti Juniores nel 1986) e due bronzi ai Mondiali Juniores nel 1986 (Inseguimento Individuale ed a Squadre). Tra i professionisti il suo ruolino fra il 1990 e il 2002, conta molto su frazioni di corse a tappe di secondaria importanza. Ha vinto comunque 4 tappe al Giro d'Italia dove, nel 1994, grazie al successo nella frazione iniziale di Bologna, indossò la maglia rosa. Vinse pure una tappa alla Vuelta di Spagna nel 2000. Fra le sue altre vittorie, spiccano il GP Escaut nel 2000 e 2001, il GP Denain nel 2000, indi i minori Giro del Lago Maggiore nel 1997 e il GP Donoratico nel 1999. Fra i suoi tanti piazzamenti, di nota oltre alla miriade in tappe del Giro d'Italia, il 3° posto al Campionato Italiano nel 1996 e il 2° posto nel Trofeo Luis Puig 1997, dietro Erik Zabel.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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