Edouard Fachleitner

Nato il 24 febbraio 1921 a Santa Domenica di Albona, deceduto a Manosque (Francia) il 18 luglio 2008. Professionista dal 1942 al 1952 con 19 vittorie.
Una bella storia, quella di questo corridore, forte e generoso, che non ha vinto molto, perché fermo in volata e con un numero di partenze più contenuto rispetto alla media dello stesso periodo. Figlio di un francese d'origine, divenuto austriaco e, poi, emigrato nell'Istria orientale allora italiana e di una madre croata, il piccolo Eduard acquisì di nascita la cittadinanza italiana, ma non la volontà di consumare sotto il tricolore la propria vita. La situazione politica e la conseguente crisi, infatti, spinsero la numerosa famiglia Fachleitner ad emigrare in Francia, non senza difficoltà, quando Eduard aveva sei anni. La zona scelta: Manosque, allora poco più che un villaggio montano nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza. Qui però, quando il giovane futuro ciclista aveva dieci anni, il padre morì, e ad Eduard, per aiutare la madre, spettò il compito di lavorare un po' dappertutto, fino ad assestarsi presso una fattoria, a fare il pastore. Per questo poi, Fachleitner erediterà il nomignolo "Le Berger de Manosque". Fu proprio presso quella fattoria che il giovane scoprì il suo talento in bicicletta. A 16 anni, il 14 luglio 1937 in quel di Sisteron, vinse la sua prima corsa. Il suo crescendo, che aveva trovato il 23 giugno 1939 la naturalizzazione francese, si scontrò con la guerra e fra le vittorie e le buone condotte sulla bici, l'esemplare Fachleitner, trovò modo di partecipare attivamente alla liberazione della città di Apt. Già professionista dal 1942 alla fine del conflitto, fu protagonista del Tour de France 1947, dove dapprima si sacrificò a vantaggio di René Vietto e, poi, ai "voleri francesi verso Robic", giungendo secondo alle spalle di questi in Parigi, ma con la consapevolezza di aver vinto. Fu poi il primo francese a fare sua, col Giro di Romandia, la prima corsa all'estero del dopoguerra. Finita la carriera seguì a lungo la sua azienda di biciclette che fu pure sponsor per un paio d'anni di squadre professionistiche. Fece pure il direttore sportivo negli anni '70. Di lui si ricorda anche l'amicizia col grande scrittore Jean Giono. Su Eduard, Yvan Andrè, ha scritto un libro nel 2003.
Tutte le sue vittorie. 1942: GP Grenoble. 1943: GP dell'Industria del Ciclo. 1945: GP d'Armagnac; 2a Tappa GP d'Armagnac; GP delle Alpi. 1946: Ajaccio-Bastia; Ronde d'Aix; GP Manosque; Circuit Grande Combe, Criterium Repubblica Sud-Ovest. 1947: 11° Tappa Tour de France (2° Finale); Circuit Mont Ventoux; Souvenir Ferreol; GP de Manosque; GP Valenciennes, Criterium di Hautmont. 1948: Dauphine Liberé; 1950: Tour de Romandie; GP di Cannes.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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