Angelo Canzonieri

Nato a Ragusa il primo dicembre 1964. Passista veloce. Professionista dal 1986 al 1998 con 8 vittorie all'attivo. Come tanti ragazzi del sud e isolani in particolare, emigrò per fare ciclismo ai livelli migliori, in Toscana. Qui poté crescere e definirsi atleticamente, fino ad eleggersi fra i migliori juniores e quindi dilettanti del panorama regionale e non solo. Fra le sue vittorie spiccano nel 1982, il GP Comune di Cerreti Guidi, la Firenze Viareggio nel 1983 e nel 1985, la Coppa Salvatore Morucci. Il salto fra i professionisti avvenne nel 1986, nella Magniflex-Centroscarpa, sodalizio anch'esso toscano, guidato da Roberto Poggiali. Si comportò subito bene, piazzandosi in un paio di tappe della Tirreno Adriatico, dimostrando di avere iniziativa e di calarsi bene nel ruolo di spalla o gregario. In altre parole, fu il preludio di una lunga e positiva carriera, certo non piena di soddisfazioni personali, ma vissuta sul rispetto dei suoi capitani e dell'ambiente. Il primo incontro con la vittoria avvenne nella prima tappa del Giro del Trentino 1989, quando superò in volata tre compagni di fuga, fra i quali Maurizio Fondriest. Con l'accasamento alla Gis Gelati, iniziarono per Angelo, quelle trasferte anche extracontinentali che segneranno in positivo la sua carriera. Nel 1991, infatti, vinse il Giro delle Regioni dei Laghi New Hapshire negli Stati Uniti, mentre in Sud Africa, colse il successo nella nona frazione del Rapport Toer. Ancora migliore il 1992, corso in maglia Mercatone Uno, che lo vide conquistare la Classifica Finale del Giro dell'Argentina ed una tappa dello stesso. Ormai idolo nella terra della Pampa, vinse nel '93 due tappe della medesima manifestazione. In Europa, tornò al successo nel 1995, vincendo la Milano-Vignola, che fu anche la sua ultima vittoria. In mezzo a queste successi tanti piazzamenti ed un ruolo protagonista recitato alla Milano Sanremo '90, l'edizione della media record e della più straordinaria vittoria di Gianni Bugno. Fu proprio Canzonieri, a dare il via a quella fuga che poi consacrò al ciclismo l'incredibile talento del corridore lombardo. In carriera, ha corso cinque Giri d'Italia e una Vuelta di Spagna, ed è stato importante compagno di squadra di corridori come Mario Cipollini, Francesco Casagrande e Tista Baronchelli.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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