Omaggio a Lorenzo Mastroberardino

Il ciclismo: lo sport che ha cambiato la vita di molti giovani del sud portandoli alla ribalta nazionale.
Lorenzo Mastroberardino nasce a Serino il 03 marzo 1933; papà Noè era appassionato del ciclismo e chi non lo era a quei tempi, il ciclismo era lo sport nazionale, con tutti quei campioni che avevamo: Binda A, C. Girardengo, la locomotiva umana Learco Guerra, Ganna, Cervi, Pavese e l'eterno secondo G. Belloni. In campo regionale: Carbone, D'Amore, Lucchetto, Milano, Mastroianni, Bove, Landi, Mauso e tanti altri. Papà Noe comprò una bici a Lorenzo e incominciò a pedalare nelle zone, nel Serinese ci sono molte salite ed è lì che si è formato ciclisticamente. Aveva un fisico eccezionale, dopo poco tempo si disputò una gara senza vincolo di società ad Atripalda (AV) dove partecipò anche Lorenzo Mastroberardino. I partecipanti erano molti, Lorenzo giunse solo al traguardo e di lì è partita la breve carriera ciclistica "l'angelo biondo" così i giornalisti lo chiamavano. L'anno successivo si accasò con la Spinelli di (SA) industria conserviera categoria allievi dominò subito vincendo molte gare. Terminata la stagione passò con il C.R.L.A. Baratta, anche lei industria di trasformazione pomodori e frutta, i proprietari erano di Parma, con mentalità diversa dello sport, ci trattavano già da prof. Per la Baratta sono passati tutti i migliori atleti: Bove, Landi, Capezzuto, La Porta, Galiano, Grimaldi, La Mura, Caputo, Novara, Galdi, De Martino, Vivenzio, Petrosino, De Rosa e tanti altri. Nella categoria dilettanti, Mastroberardino si doveva scontrare con atleti che hanno fatto la storia del ciclismo meridionale. Bove "la stella del sud" che si permise di battere in salita il campione Italo-Svizzero Clerici che poi vinse un giro d'Italia. Mastroianni lo chiamavano "asso pigliatutto" era il figlioccio di Fausto Coppi, Mauso riserva ai mondiali, Landi ottimo scalatore e cronomen, Tufano, Avallone, Galiano, De Rosa, Varchetta, Grimaldi, Schiano, La Mura e tanti altri. In questo contesto Lorenzo ha vinto una quarantina di gare, andava forte in salita, in pianura e in volata. A vent'anni partì militare con la maglia di campione regionale. Terminato il militare a Salerno nel 1956 la Baratta lo lasciò fuori squadra. Uno dei pochi errori del D.S. Ferioli Luigi si fece avanti il C.R.A.L dove militava anche Mastroianni, Mastroberardino non la prese bene e neanche il padre che l'aveva messo in bici. Papà Noe lo distolse a proseguire l'attività. Dopo un anno ci fu un ritorno di Lorenzo e si accasò con l'AS MONTORO con buoni risultati. Lorenzo ha lasciato la bici a 83 anni, non elenco le vittorie, ci sono i giornali che parlano, o meglio, una buona parte dell'epoca. Intanto in famiglia venne fuori un altro Mastroberardino più piccolo, Vito, accasato con l'AS MONTORO categoria lieve, bel fisico e stile. Ha vinto diverse gare, i suoi avversari dell'epoca erano: Buondonno, Pirone, Auricchio, Vivenzio, Milano, La Porta, Damiano, che poi ha vinto la medaglia d'oro alle olimpiadi di Tokio. Vito smise subito, vinse il concorso come macchinista nelle F.S a Milano. Questa è la breve stcampioni.

De Martino Vittorio
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