Passato professionista nel 1934 a ben 27 anni, si rese protagonista di un'ottima stagione di esordio, vincendo una tappa al Giro d'Italia (concluso con un ottimo 8° posto) e addirittura una anche al Tour de France (15° nella generale), mettendo in mostra ottime qualità di attaccante. In molti quindi gli pronosticarono un avvenire luminoso, ma in realtà la sua carriera proseguì in chiaroscuro: ottenne qualche altro buon risultato ma non riuscì più a ripetere grossi acuti, accontentandosi di qualche bel piazzamento e poche vittorie di secondo livello. Fu infatti spesso nei dieci in molte classiche italiane e partecipò in totale a cinque Giri d'Italia prima di sospendere l'attività causa la guerra. Nel 1947, terminato il conflitto bellico, rientrò alle corse e ottenne, nonostante avesse ormai quarant'anni, ancora alcuni discreti piazzamenti prima di cessare definitivamente l'attività a fine stagione.