Storia di Fabio Casartelli

Fabio Casartelli nasce il 16 agosto 1970 a Como. Allo studio (consegue il diploma di perito elettrotecnico) abbina da subito la passione per il ciclismo, ereditata dal padre Sergio, ciclista dilettante di buon livello. Inizia a correre a nove anni e la sua prima maglia è quella del "G.S. ALZATE MOBILI ZAPPA. Da allievo invece gareggia con i colori della "PUGINATESE" e della "BRECCIA". Tra gli juniores ('87 e '88) difende i colori della "COMENSE BANCA BRIANTEA". Da dilettante invece ha sempre avuto come diesse Olivano Locatelli, dapprima alla "VERYNET" (Gruppo Cioli), poi alla "DIANA", ed infine nella "DOMUS 87".
Nonostante i contrattempi subiti (da junior la mononucleosi, da dilettante investito da un'auto, ed infine nel professionismo un intervento chirurgico al ginocchio) riesce a vincere una sessantina di gare di cui 6 nel 1991 e 13 nel 1992, anno d'oro della sua carriera; il gioiello più brillante è senza dubbio l'oro olimpico conquistato sulle strade di Barcellona. Il successo che l'ha proiettato di diritto nella storia del ciclismo.
Considerato un passista veloce, è l'unico ad aver vinto per due anni consecutivi la "Montecarlo-Alassio", classica di apertura. E' stato azzurro nella "Settimana Bergamasca" nel 1992.
Il 1993 vede il suo esordio da professionista con la Ceramiche Ariostea, la squadra di Giancarlo Ferretti, con la quale, tra l'altro, si impone nella tappa di Flero della Settimana Bergamasca. Al Giro D'Italia, vince la classifica del G.P. Lotteria. Nel 1994 veste la maglia della ZG MOBILI dei signori Gregolon, proseguendo l'ideale percorso verso la maturità sportivo-ciclistica. Nel 1995 passa alla MOTOROLA, diretta da Jim Ochowicz (con Lance Armstrong, Andrea Peron, Axel Merckx, ecc.) ottenendo diversi piazzamenti. Viene selezionato per il Tour de France e a inizio luglio prende il via per la seconda volta al Tour (nel 1994 si è ritirato). Il 18 luglio 1995, nel corso della 19° tappa la Saint Girons-Cauterets, nella discesa dal Portet D'Aspet muore in conseguenza di una drammatica caduta.
Lascia la moglie Annalisa (ex ciclista romagnola), sposata nell'autunno del 1993, ed il piccolo Marco, nato il 13 maggio 1995.
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