Storia di Jan Svorada

Dopo aver vinto la Corsa della Pace del 1990, per Ján Svorada, si avvera un sogno - nel 1991 passa professionista, in Italia, con il team Lampre-Colnago. Al suo debutto riesce a concludere il Giro d´Italia, ma sul podio, al quale, tra i dilettanti, ci si era abituato, ci arriva raramente. Questa stagione è comunque fondamentale per capire il nuovo mondo dei professionisti, infatti nel 1992 finalmente arriva le prima vittoria. A fine stagione le vittorie sono tre: una tappa alla Settimana Bergamasca, una tappa al Tour de Romandie e una tappa al Midi Libre.
Nel 1993 non ottiene vittorie ma sono numerosi i piazzamenti ed inoltre al Giro d'Italia vince la maglia azzurra della classifica Intergiro. Il 1994 è l'anno della sua consacrazione; Jan è ormai diventato maturo per il mondo dei professionisti e il gruppo deve fare i conti anche con lui. Al Giro d'Italia conquista 3 vittorie di tappa e tra le otto vittorie stagionali spicca pure la vittoria di Futuroscope al Tour de France.
Nel 1995 non ripete l'ottima annata dell'anno precedente e le vittorie sono solo due, una tappa alla Tirreno-Adriatico e una tappa al Giro d'Italia. Jan ricerca dentro di se la causa di questa stagione incolore e si ripresenta al via per la stagione 1996 molto motivato. L'inizio di stagione è per Jan veramente fantastico: 6 vittorie prima della Milano-Sanremo, dove invece conclude la gara in modo anonimo. L'annata si conclude con 10 successi tra i quali spicca il campionato nazionale su strada della nuova Repubblica Ceca a Tabor.
Dopo 6 stagioni con il gruppo Lampre, nel 1997 Jan passa alla Mapei-GB e con la nuova maglia comincia a vincere subito senza fermarsi: 16 sigilli stagionali rappresentano il suo record personale. Vince in Spagna, Francia, Portogallo, Italia e tra i suoi successi spiccano le tre tappe alla Vuelta di Spagna.
Dopo un inizio di stagione abbastanza buono, segue un'eccellente estate per Jan che trova la grande forma al Tour de France e nella città irlandese di Cork ottiene un importante successo. Al Tour parte con indosso la maglia di Campione Nazionale ceco, vinta, vicino a Slavkov, per la seconda volta. Il secondo anno alla Mapei si chiude con 10 vittorie in una stagione complessivamente molto buona.
Nel 1999 Jan ritorna alla Lampre e l'inizio di stagione è molto buono. Jan riesce a vincere 4 corse: tappa Vuelta a Murcia, Gp Almeria, tappa Tirreno-Adriatico e tappa Settimana Bergamasca. Sembra andare tutto per il verso giusto quando in una tappa della Vuelta di Catalogna Jan è coinvolto in una caduta e l'infortunio lo tiene lontanto dalle corse per molto tempo. La ripresa è lenta e il 31enne Jan, per la prima volta, valuta seriamente di smettere con il ciclismo agonistico.
Piano piano questa intenzione rientra e Jan si prepara per la nuova stagione. Nel 2000 il suo obiettivo è l'Olimpiade di Sidney e Jan si prepara a puntino cogliendo anche tre successi: tappa Tirreno-Adriatico, tappa Giro del Trentino e una tappa del Giro d'Italia. Quest'ultima vittoria l'ottiene grazie alla squalifica di Mario Cipollini che l'aveva ostacolato scorrettamente in volata. Nella prova Olimpica Jan purtroppo è fermato dalla sfortuna: deve ritirarsi dopo che negli ingranaggi della catena si è arrotolato un pezzo di nastro.
Comunque a 32 anni e dopo l'infortunio per Jan è stata una stagione positiva. Nel 2001 Jan non pensa più a chiudere la carriera: non ha più la voglia né il tempo di pensarci: da febbraio passa da un ritiro e da una gara all'altra e non si sente per niente affaticato. La squadra non lo sostiene adeguatamente negli sprint e comunque ci sono ruote più veloci di lui e quindi Jan deve correre con intelligenza e .... sempre molto veloce. Al Tour de France, dopo aver preso parte a molti sprint senza successo, nell'ultimo, a Parigi, gli riesce tutto in modo fantastico e trionfa ottenendo una giusta ricompensa per gli ultimi anni di duri allenamenti.
Nel 2002 le vittorie arrivano subito ad inizio stagione, e tra queste una tappa alla Vuelta a Murcia e due alla Settimana Bergamasca sono sufficienti per impreziosire la sua stagione, ma importanti sono anche i piazzamenti: 8° alla Milano-Sanremo e 11° al Campionato mondiale di Zolder. All'appuntamento del Tour de France si presenta in ottima forma: più volte arriva nei primi dieci anche se non riesce a vincere una tappa.
Intanto da alcuni stagioni è diventato costruttore di biciclette e in questa stagione la connazionale Lada Kozlíková vince l'oro e l'argento ai mondiali donne su pista con una bicicletta gialla con la scritta "Svorada".
Nel 2003 Jan riparte per la sua tredicesima stagione da professionista; comincia a correre già a gennaio e le buone condizioni di forma gli consentono di primeggiare gia a febbraio in una tappa del Giro di Rodi e successivamente a marzo in una tappa alla Vuelta a Murcia. Alla Milano-Sanremo è ancora con i primi e si piazza 8° mentre nella corsa successiva, la Coppi e Bartali, ottiene due successi di tappa. Al Giro d'Italia è tra i protagonisti ma l'esplosione di Petacchi lascia agli altri solo le piazze d'onore. Non arriva la soddisfazione completa ma Jan è quarto nella classifica della combattività, terzo nella classifica a punti e secondo nell'Intergiro.
Purtroppo il Tour rimane un sogno: la sua squadra, la Lampre, non è invitata e Jan lo segue in televisione. Dopo un periodo di riposo si ripresenta alla Vuelta ma la condizione non arriva e Jan ottiene solo piazzamenti di rincalzo ed in ottobre rinuncia al Mondiale.
Il 2004 ritrova Jan ancora in gruppo e sempre con la Lampre; la sua ruota non è più tra le più veloci ma Jan quando si trova in ottima posizione non rinuncia alla volata e riesce a far sue due corse: tappa Giro del Trentino e tappa Tour de Romandie.
Nel 2005 ritorna in patria, tesserato dalla Ed'System-ZVVZ, per disputare la sua ultima stagione da professionista e mettere la sua esperienza al servizio dei giovani. Il colpo di pedale è ancora buono e, dopo la vittoria in una tappa del Bayern-Rundfahrt e in una del Regio Tour, a giugno Jan vince il titolo nazionale su strada, ma la decisione è presa e a fine stagione conclude la carriera da professionista dopo ben 15 stagioni. Comunque per onorare la maglia di campione nazionale Jan nel 2006 corre ancora come elite di 2° fascia ottenendo onorevoli piazzamenti e tra questi il 5° posto al campionato nazionale.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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