Storia di Andrea Ferrigato

Avvicinatosi alla bicicletta grazie alla grande passione di papà Francesco, Andrea ha sempre avuto il ciclismo nel sangue. Con la bicicletta è stato amore a prima vista. Ha cominciato a correre con la bici di suo padre a quattordici anni, usando anche le sue scarpe che erano tre numeri più grandi. Ma da quel giorno il legame con la bici è stato indissolubile. Diventare professionista è il sogno di Andrea e finalmente si avvera nel 1991, anno del suo debutto con l'Ariostea di Giancarlo Ferretti. Ha ventun anni ed esordisce al fianco di gente del calibro di Argentin (suo idolo), Cassani, Conti e Furlan. Cambierà squadra più volte nel corso della sua carriera, guadagnandosi il soprannome di "zingaro del pedale". Diciassette sono le affermazioni di Andrea dal '91 a marzo 2005 quando annuncia il suo ritiro dopo 15 stagioni da professionista.
A impreziosire la carriera di Andrea ci sono due perle, due successi di Coppa del Mondo nel '96 che si aggiungono a una tappa al Giro d'Italia, al Matteotti e al Giro della Provincia di Reggio Calabria, prima vittoria nell'anno del debutto.
Nel 1996 in una settimana vince Leeds International e Gran Premio di Zurigo, entrambe prove di Coppa del Mondo. A Leeds entra nella fuga decisiva con Museeuw appena a metà gara, a Zurigo, invece, si ritrova in fuga con gli uomini giusti: Museeuw e il compagno Vandenbroucke, Bartoli, Casagrande e Armstrong. Nella volata finale Bartoli e Museeuw si ostacolano a vicenda, Armstrong parte lungo e praticamente gli tira la volata. E' forse il meno quotato e quindi nessuno lo controlla e riesce a sfruttare l'occasione.
Nella carriera di Ferrigato ci sono anche due maglie azzurre, nel 1996 a Lugano e nel 1997 a San Sebastian. A Lugano entra subito in una fuga. Può essere l'occasione della sua vita ma, forse perché durante la corsa non riusce ad alimentarsi, ad un certo punto la luce si spenge e così deve dire addio ai sogni di gloria e si piazza 20° a 4'09" da Museeuw.
Ora che ha appeso la bici al fatidico chiodo Andrea continua a coltivare il suo amore per il ciclismo con un incarico di prestigio alla Selle Italia.
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