Storia di Ermanno Giani

La sua carriera ciclistica iniziò nel 1963 con il Pedale Castenese. Era esordiente e nei due anni di permanenza in questa categoria collezionò ben 23 successi. Ben pochi erano i corridori in grado di conquistare così tanti primi posti; il che faceva sperare per il meglio e così passò Allievo dove le cose andarono benino: 6 vittorie.
Nel frattempo la Bustese puntò gli occhi su di lui e lo prese come Dilettante nel 1966. Le vittorie calarono ma furono sempre superiori alle medie di altri atleti: 3 al primo anno, 5 al secondo e 2 al terzo.
Ormai era lanciato nell'orbita dei migliori. Ad ogni corsa occhi puntati su di lui, ma il militare guastò i suoi sogni. Infatti una volta preso servizio nell'Esercito, fu inviato, a seguito di informazioni ottenute sul suo conto, alla Compagnia Atleti di Milano nella quale si perfezionò in un settore a lui del tutto nuovo: la pista, fatto che lo portò ad essere probabile olimpico per le Olimpiadi del Messico 1968. Lo stesso Commissario Tecnico, Costa, spese parole promettenti sul suo conto, ma al momento di tirare le somme, con grande rammarico, si vide escluso dalla rosa dei probabili azzurri. La sorpresa fu tanto grande che improvvisamente, come del resto, è a volte prevedibile, decise di lasciare il ciclismo.
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