Gianni Faresin

Nato a Marostica (VI) il 16 luglio 1965. Passista scalatore. Alto 1,68 m per 64 kg. Professionista dal 1988 al 2004 con 13 vittorie.
Si mise in luce appena diciassettenne vincendo da juniores il Giro della Basilicata. Non è mai stato un vincente anche a livello giovanile, perché difettava troppo allo sprint, ma le sue belle soddisfazioni nelle gare aspre e dense di caldo le ha colte. Tanto è vero che uno squadrone dilettantistico da sempre, come la Zalf Euromobil Fior, lo lanciò ai vertici, al punto di vincere, nel 1987, il Giro del Veneto e delle Dolomiti, ovvero il trampolino decisivo per il passaggio del vicentino al professionismo, che avvenne con la Malvor, nel 1988.
Già nella stagione d'esordio, partecipò al Giro d'Italia, quello divenuto famoso per la tappa del Passo Gavia, corsa in un clima da tregenda. Nei primi tre anni tutti consumati col medesimo sodalizio, Gianni imparò l'arte del gregario, facendosi voler bene da tutti, ed anche se non colse particolari risultati nel 1991, approdò all'ambiziosa ZG Mobili. Col nuovo team, Faresin si propose come un corridore da corse di un giorno, forte in salita e dotato di quel fondo che lo poteva far emergere anche nelle corse a tappe, perlomeno come spalla affidabile per ogni capitano. Nel 1991 arrivarono le prime vittorie: vinse infatti il Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano (che rivincerà anche nel 1992 e 1997) e il Gran Premio Città di Camaiore. In entrambe le occasioni con fughe nel finale, che evidenziarono pure una buona predisposizione a recitare il ruolo di finisseur. Nel 1995 arrivò la vittoria più importante della sua carriera: a sorpresa, trionfò, sempre in solitudine, nel Giro di Lombardia, dove staccò Michele Bartoli e Daniele Nardello a due chilometri dal termine, andando a vincere con l'ancor oggi media record della "Classica delle foglie morte", 43, 320 km/h. Nel 1997, nell'amica località di Larciano, in un giorno che arrostiva le lucertole, Giannio Faresin vincendo il tradizionale Gran Premio, si laureò Campione d'Italia su strada. Nel 2001 l'ultima vittoria al Trofeo Matteotti. In carriera ha collezionato ben 12 maglie azzurre ai Campionati del Mondo su strada, correndone 10. Fu in ogni occasione una gran pedina di squadra. Come sempre del resto, nella sua lunghissima carriera conclusasi nel 2004. Appesa la bicicletta al chiodo è salito sull'ammiraglia.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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