Storia di Bruno Landi

Bruno Landi, spezzino, nasce ad Ameglia il 5 dicembre 1928. Professionista dal 1953 al 1957, ha colto il suo risultato più prestigioso nell'anno d'esordio, conquistando il Giro di Lombardia in un finale convulso. Per le avverse condizioni meteorologiche resta chiuso il Vigorelli e la corsa si conclude sul rettilineo di via Giovanni da Procida. All'ultimo chilometro ci sono undici corridori in testa e Magni si trova in seconda-terza posizione pronto a lanciare la volata. E' lui il favorito di uno sprint nel quale ha l'occasione di aggiudicarsi finalmente il "Lombardia". All'ultima curva un vigile addetto a segnalare alle ammiraglie la strada da prendere ha un'esitazione, le sue braccia non sembrano indicare una particolare direzione; i corridori esitano, i primi (con Ockers e Magni in testa) trascinati dalla foga girano a sinistra seguendo la vettura dell'organizzazione che li precede. Ma l'esatta direzione da prendere per il traguardo è la destra! I primi a rendersi conto dell'errore sono, in coda al gruppo, Landi e Cerami, che, grazie anche alle grida di alcuni spettatori, prendono la direzione giusta quasi per caso: i due si trovano quindi in testa nel rettilineo finale mentre gli altri compagni di fuga cercano disperatamente di recuperare. Ma è troppo tardi e tra la sorpresa generale è Bruno Landi che accellera, guadagna qualche lunghezza e taglia per primo il traguardo, stupito e felicissimo. Magni è furibondo, protesta, parla di "vittoria rubata", scuote la testa disperato. A niente valgono le sue proteste, la Giuria respinge ogni reclamo in quanto l'errore è stato causato dagli agenti del servizio d'ordine e non dagli organizzatori. Dopo questa vittoria ottiene solo un altro successo, nella corsa La Nazionale a Romito Magra nel 1954, anno in cui è anche secondo alla Coppa Sabatini. Nel 1955 è invece terzo nel Trofeo Fernaroli. A dimostrazione che il "Lombardia" è una corsa che gli si addice ottiene comunque il quarto posto nel 1954, l'undicesimo nel 1955 e il ventiquattresimo nel 1957, anno in cui decide di abbandonare l'attività agonistica. Ancora oggi Landi è da considerarsi il più sorprendente vincitore dell'intera storia del Giro di Lombardia.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy