Storia di Renzo Cerati

Renzo Cerati nasce a Torriano di Certosa di Pavia il 20 giugno 1924; è professionista dall'ottobre 1948 al 1955 con tre vittorie in carriera, la Coppa Campagnoli del 1950, la 100 km di Fiesse nel 1951 e il Gran Premio Rea Po nel 1952. Renzo passa professionista al Giro di Lombardia del '48 da non accasato. Discreto scalatore, nel '49, quando Bartali ha appena lasciato la Legnano per mettersi in proprio, Eberardo Pavesi lo vuole in squadra. Alla Legnano però ci sono troppi galletti, i fratelli Rossello e i giovani Soldani e Fornara, anche se il capitano è Adolfo Leoni. Leoni, pur essendo un velocista, fa i miracoli al Giro d'Italia: otto giorni in maglia rosa. Renzo non partecipa al Giro d'Italia e questo rimarrà sempre un suo cruccio perché non riuscirà mai a correrlo. Nel '50 è alla Stucchi con Alfredo Pasotti e Armando Para ma la Stucchi non partecipa al Giro. Nel 1951 passa alla Wilier Triestina, ma si ammala pochi giorni prima dell'inizio della stagione e poi, prima che la stessa finisca, la squadra chiude i battenti e lascia tutti a piedi. Negli anni seguenti corre senza una casa, ma la vita del corridore non è per niente facile, soprattutto in queste condizioni, e così, alla fine del 1955, smette con il professionismo. Dopo qualche anno incomincia a correre tra i 'Veterani' dell'U.V.I., vincendo per sette volte il campionato italiano. Il 23 luglio 2003 uno scontro frontale con un camion, forse dovuto ad un malore, a poche centinaia di metri da casa, si è portato via il campionissimo della Certosa.
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