Esponente del ciclismo romano, Nello Taddei, classe 1914, fu un corridore che scrisse mirabili pagine agonistiche nel mondo del ciclismo nel decennio che precedette la Seconda Guerra Mondiale. Vi fu un momento in cui il nome di Taddei venne indicato dagli esperti come quello di un sicuro successore dei maggiori "assi" dell'epoca. Alto, in possesso di un fisico eccezionale, ostinato e potente nell'azione, dal finale di gara travolgente, velocissimo agli arrivi, non conobbe che vittorie. Rarissime le sconfitte e, tra queste poche, il Giro di Campania 1934, vinto da Guerra, che si tramutò in un vero trionfo all'Arenaccia dove il generoso pubblico partenopeo, saputo della sua splendida condotta di gara e delle sue disavventure culminate in una foratura in prossimità del traguardo, gli riservò una grande accoglienza. Guardando alle affermazioni Taddei è stato campione laziale degli allievi, vincitore di due tappe del Giro della Tripolitania e quinto in classifica generale nel 1931. Vincitore nel Gp Roma, nella Coppa Ferraris, nel Gp Stim, nel Circuito Villa Volturno, nel I Giro del Lago di Bolsena, nel Giro dell'Etna e campione laziale dilettanti nel 1933. Primo nel Circuito Colle dell'Infinito a Recanati, vincitore di altre due tappe del Giro della Tripolitania e della Coppa Esposito nel 1934. Primo nel Gp di Apertura a Napoli nell'anno successivo. Terzo nel Gp di Pasqua, preceduto da Zandonà e Toccaceli E., primo nuovamente nel G.P. Apertura a Napoli, vincitore del Circuito del Sacco e nel Giro del Lago di Bolsena nel 1936. Primo nel Circuito di Fabriano, nella Coppa Tonetti e in quella Colagrossi a Colonna nel 1940. Successivamente si infortunò seriamente ad una gamba in un incidente motociclistico e non potè più riprendere l'attività agonistica.