Storia di Giovannino Assirelli

Inizia come allievo con l'A.S. Forli nel 1942 la sua lunga carriera protrattasi fino ai primi anni sessanta. In tutto questo periodo si distingue per le ottime doti di passista scalatore resistente e caparbio. Nel dopoguerra (dal 1946 al 1951 con l'U.S. Imolese, il G.S. Edera di Forlì e la S.C. Gira di Bologna) conferma le sue capacità dimostrandosi dilettante di valore a cui non fanno difetto volontà, potenza e continuità di rendimento. E' particolarmente a suo agio su percorsi resi più tormentati e difficili da frequenti saliscendi dove s'impone infliggendo distacchi anche pesanti agli avversari.
Professionista dal 1952 ai primi anni sessanta corre con la Arbos, il G.S. Bif e la Legnano. Nel maggio 1953 al Giro d'Italia ottiene una magnifica vittoria aggiudicandosi la quindicesima tappa: Torino-San Pellegrino di 232 chilometri. Fuggito dal gruppo poco dopo la partenza resta in testa alla corsa per 225 km concludendo a quasi 38 di media. In precedenza si era distinto classificandosi 2° nel Trofeo Morgagni Ridolfi di Forlì valido per il Trofeo U.V.I.. Nel 1954 ottiene un sorprendente terzo posto nella classifica finale del Giro d'Italia grazie al fatto che è riuscito nella tappa dell'Aquila a guadagnare sul gruppo la bellezza di 20', unitamente allo svizzero Clerici che vince una delle edizioni più chiaccherate e discusse della corsa rosa. Nel 1954 si impone anche al Giro di Puglia e Lucania e nel 1960 vince a Madrid una tappa della Vuelta di Spagna.
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