Storia di Wim Van Est

"Il miracolato dell'Aubisque" venne soprannominato dopo che, durante il Tour de France del '51 lungo la discesa del mitico colle, era volato in un burrone profondo 50 metri uscendo indenne dal terribile capitombolo e comunque in stato di choc, tanto da essere costretto al ritiro con la maglia gialla, conquistata appena il giorno prima, lacera e insanguinata. Sempre a proposito di maglie di leader, fu in giallo anche nel '55 e in rosa sempre per un giorno avendo conquistato la prima tappa del Giro d'Italia del '53. Proprio nelle tappe e nelle gare in linea espresse al meglio la sua pedalata efficacissima anche se esteticamente assai discutibile. Innanzitutto fu campione d'Olanda '56 e '57, poi vinse il Giro delle Fiandre del '53 e il Giro d'Olanda '52 (con 2 tappe) e '54 (con 3 tappe). Si era avvicinato al ciclismo solo a 24 anni ed era diventato professionista nel '49 a 26. Appena un anno più tardi aveva già conquistato la prima delle sue tre Bordeaux-Parigi, le altre nel '52 e nel '61. La massacrante classica francese fu la "sua" corsa: in undici partecipazioni, oltre ai tre successi conquistò tre secondi posti ('51, '53, '54) e due quarti ('56 e '62). Non riuscì ad eguagliare il record di quattro vittorie di Gauthier, battuto poi da Van Springel. Specialista anche contro il tempo, fu quattro volte campione d'Olanda dell'inseguimento ('49, '52, '53, '55, nonché 2° nel '50 e '51) avendo la meglio su specialisti del calibro di Schulte e Peters. Inoltre fu 2° nel mondiale di inseguimento del '50 e 3° nel '49 e '55. Nel '49 fu anche 2° nel Gran Premio delle Nazioni.
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