13 ottobre 2001 - World Championship Road Race - Lisboa (POR)

La corsa prevede un percorso di 121 km con 10 giri all'interno del parco naturale di Monsanto; dopo il via non ci sono particolari sussulti fino all'ottava tornata, quando nella seconda salita di 1600 metri di lunghezza che sfocia in un lungo falsopiano, Jannie Longo allunga decisamente ed c'è subito grande selezione. Solo le migliori, in tutto una decina, rimangono incollate alla francese. Si staccano prima la Cappellotto poi la Lorenzoni, a lungo in testa a dettare il ritmo per le compagne di squadra, cedono anche la Ziliute e la Jolanda Polikeviciute. Solo la Luperini tenta una reazione, ma senza successo, tanto che all'ultimo giro, imboccando la prima salita, il gruppo di testa con Longo, Pucinskaite, Arndt, Rasa Polikeviciute, Melchers, Brändli, Ljungskog ha un vantaggio di 1 minuto sulle inseguitrici. A questo punto le battistrada, nelle due salite, rallentano per controllarsi, favorendo così il recupero delle inseguitrici tanto che da dietro in cima all'ultima salita, la Luperini può scorgere le fuggitive. Sarebbero bastati altri 500 metri di salita per permettere il ricongiungimento, ma Jannie Longo che oltre a forza e grinta da vendere ha una esperienza tattica ineccepibile, scatta e sorprende tutte in cima al Gpm. La francese parte dal cuore del gruppetto di testa e le risponde però la campionessa di Verona 1999, Edita Pucinskaite che proprio sul falsopiano affonda il colpo portando via il terzetto Longo-Pucinskaite-Polikeviciute. Alle spalle inseguono disperate la Brandli e le altre ragazze veloci in cerca di una volata, come la tedesca Arndt. l'olandese Melchers e la svedese Ljungskog, mentre Fabiana Luperini tenta un impossibile ricongiungimento. Via giù per la discesa, con la Longo che non rinuncia ai cambi: una grande atleta come lei non teme neanche la morsa delle lituane e conosce l'importanza della conquista di una medaglia. Grazie a questa collaborazione le fuggitive mantengono sei miseri secondi che sono sufficienti per disputare la volata in solitudine. Nessun tatticismo, le ragazze si presentano lanciate fino ai cento metri finali dove la spunta all'ultimo colpo di pedale Rasa Polikeviciute sulla compagna Pucinskaite e Jeannie Longo, micidiale ed insidiosa su ogni terreno, anche in volata. Nono posto per la prima delle azzurre, la titolata Alessandra Cappellotto. Tre titoli in quattro anni è il ricco bottino della squadra femminile lituana che prosegue la striscia di successi inaugurata da Diana Ziliute nel 1998.
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