Michel D'Hooghe

Nato a Zele-Heikant (Fiandre Orientali) il 19 febbraio 1912, deceduto a Lokeren il 12 maggio 1940. Completo. Professionista dal 1933 al 1940 con 16 vittorie.
Un campione sfortunato e tragico, dalla storia commovente e dalla consapevolezza che nella sua breve vita, i valori sportivi che la natura gli aveva donato, erano tali da predirne futuro radioso. Consumò il suo quotidiano d'esistenza, nella constatazione che doveva conquistarsi tutto, perché la sua famiglia, povera e votata tutta alla terra, non di proprietà tra l'altro, lo chiamò da subito all'uso delle braccia e delle gambe per sfamarsi. Iniziò tardi a correre in bicicletta, ad oltre vent'anni e fu come la prosecuzione di ciò che poteva provare per quel mezzo che durante i giorni gli serviva per rendere commerciali i frutti delle fatiche sui campi. Lo fece senza poter pensare a quella passione che c'era, seppur offuscata dal dovere, spinto da chi lo vedeva così forte da convincerlo a correre per guadagnare qualcosa di meglio. E lo fece con la benedizione della famiglia, che gli concesse un piccolo frustolo di tempo, per quella che si vedeva come un misto fra scommessa ed investimento. Michel però, pur con poche partecipazioni (che rimarranno sempre tali anche nel "professionismo" dove debuttò nel 1933), mostrò davvero qualità di nota. Si specializzò nelle kermesse, per convenienza economica e per quella più facile integrazione col tempo davvero parziale che aveva da dedicare al ciclismo. Ma anche nelle gare più importanti, la presenza di D'Hooghe incontrò il protagonismo. Arrivarono diverse vittorie e nel '36 il terzo posto nel Campionato nazionale su strada. Poi nel 1937, s'aggiudicò l'immortalità ciclistica vincendo il Giro delle Fiandre. La madre di Michel, quando seppe della vittoria del figlio in quella che era divenuta la corsa per eccellenza dei fiamminghi, fu colta da trombosi cerebrale, ed il giorno dopo morì. D'Hooghe, distrutto dal dolore, diradò ulteriormente l'attività. Poi, il 10 maggio 1940 l'invasione tedesca del Belgio, aprì di fatto la Seconda Guerra Mondiale. Michel D'Hooghe, fu tra i primi ad essere gravemente ferito in quell'offensiva e, due giorni dopo, presso l'ospedale di Lokeren, morì a causa delle complicazioni insorte sulle lesioni.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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