Giuseppe Abondio

Nato a Mazamet (Francia) il 25 maggio 1907. Italiano di nascita. Deceduto nel dicembre del 1935 durante la Guerra in Abissinia. Professionista dal 1929 al 1935 con una vittoria.
Il richiamo verso quella terra che non ha mai conosciuto, l'Italia, giocò il più tragico dei destini a questo corridore dalla storia agonistica non molto marcata. Nato in Francia da genitori di origine biellese, pur vivendo sempre oltralpe, non ha mai assunto la cittadinanza francese, anche se diversi ricercatori lo considerano a tutti gli effetti transalpino. Nel 1935, si unì all'esercito italiano per la campagna d'Abissinia, trovando la morte dopo poche settimane di guerra. Ciclisticamente era un lottatore senza infamia e senza lode, che riuscì, grazie al sua permanenza in Francia, a trovare accasamento nelle fasi iniziali di carriera. Fu 8° nella Parigi-L'Aigle nel 1930, 10° nella Parigi-Belfort e 24° nel GP Wolber del 1931. Nel 1933 vinse una tappa del GP Bone in Algeria e fu 4° nel Giro di Galizia. L'aver corso il Giro d'Italia del 1934, portato a termine in 49esima posizione, spinse Abondio a stringere quei rapporti che poi lo portarono dapprima ad indossare la divisa e, quindi, a partire per l'Etiopia, dove, come detto, trovò la morte. Prima però, fece in tempo a giungere 2° in una tappa del Giro di Catalogna e finire 6° nel Giro di Madrid. Veniva chiamato sovente, per la sua lunga permanenza all'estero: Abundio Jeff.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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