Amerigo Agati

Nato a Carmignano (Prato) il 22 maggio 1918, deceduto a Prato il 20 agosto 1998. Passista scalatore. Professionista dal 1938 al 1949 senza ottenere vittorie. Scalatore tenace e più che discreto, penalizzato purtroppo da una assoluta mancanza di sprint e da lacune sul passo. E dire che nel 1938, agli esordi nell'elite del ciclismo, ed a soli 20 anni, prometteva assai. La lunga ferma per il conflitto, vissuto tra l'altro in gran parte in divisa e senza sconti, lo hanno fortemente penalizzato dal punto di vista atletico ed ovviamente umano, impedendogli di progredire e di colmare almeno una parte delle sue lacune. L'analisi delle sue risultanze rispecchia pienamente quanto scritto. Nel 1938, passò professionista ad ottobre, a 20 anni e 4 mesi. Fece in tempo a farsi vedere ed ammirare: fu infatti 5° nel Giro del Veneto e 40° nel Lombardia. Il ritorno nel '45 con la maglia della Legnano, ma solo una corsa ed un ritiro. Nel 1946, finalmente, una stagione piena: fu 2° nel Giro dei Colli Fiorentini, 3° nella Coppa Ottobre Montecatinese, 5° nella Coppa Catarzi, 10° nella Coppa Desideri, 13° nel Giro di Lombardia. Insomma, un ruolino per riguadagnarsi la stima di una casa di biciclette. Ed infatti, nel 1947, fu ingaggiato dalla Wally e partecipò al Giro d'Italia. Nella "Corsa Rosa" fu 6° nella frazione di Reggio Emilia, 7° in quella di San Eufemia di Brescia, 10° in quella di Cesenatico. Chiuse il Giro al 43° posto. Nelle classiche fu 20° alla Milano-Sanremo. Dopo un 1948 dove praticamente non corse, si ripresentò alla "Sanremo" del '49 che chiuse al 95° posto. Ma fu praticamente la sua ultima corsa. Era meglio un lavoro.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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