Marzo 2019

Dopo una breve malattia all'età di 89 primavere ci ha lasciato un altro bravo atleta degli anni '50, Giovanni Guariniello, atleta con un fisico da colombiano di oggi, e paragonato al "Robic" francese di ieri.
Forte scalatore e poco veloce, Guariniello, quando si è avvicinato al ciclismo, si è dovuto misurare con atleti di valore nazionale come D'Amore, Carbone, Mastroberardino, Mastroianni, Bove, Mauso, Tufano, Landi e Galiano. Le gare non erano passeggiate, i percorsi superavano i 200 km. con le strade non del tutto asfaltate, eppure Guariniello si trovava sempre nei primi. All'epoca alle gara si andava in bici, si correva e si ritornava in bici.
Visionando i giornali dell'epoca, si può notare come Giovanni trovasse sempre qualcuno più veloce di lui; "un pò alla Tano Belloni" l'eterno piazzato.
Guariniello ha gareggiato sempre con il C.R.A.L. Baratta di Battipaglia (Salerno) con D.S. Ferioli di Parma. Terminata l'attività ha creato una bellissima famiglia e gestito un'officina, ma la bici non l'ha mai lasciata: ad oltre 70 anni ha partecipato alla Nove Colli di Cesenatico.
Ogni volta che io passavo davanti al suo negozio, a Castel San Giorgio, mi fermavo, prendevamo insieme il caffè e, in attesa del caffè, Giovanni mi diceva: "De Mart..... se io avevo la metà del tuo sprint, avrei vinto diverse gare".
Aveva ragione..............!
Ma Giovanni aggiungeva anche: "Ma non posso lamentarmi, la vita mi ha dato una brava moglie e dei splenditi figli, e vado ancora in bici".

Vittorio De Martino