Per ricordare i 96 anni di Arcangelo Bove, La Stella del Sud

Arcangelo Bove, nato a Paolisi il 21 Aprile del 1927, è stato il miglior ciclista Campano, e del sud.
Nella categoria maggiore ha vinto oltre cento gare (tra queste anche la classica coppa Vesuviana nel 1952).
Bove già dalla prima gara vinta da ragazzino negli anni quaranta a Cervinara, mostrò le sue doti di scalatore. La prima gara ufficiale, la disputò nel 1949 a Casa Giove, in quell'anno vinse 28 gare. Bove fu chiamato a Milano dal ex Campione del Mondo a cronometro, Learco Guerra, denominato la "locomotiva umana", che aveva una squadra, e così per alcuni anni, gareggiò con la Learco Guerra tra i professionisti, insieme ai più grandi Campioni dell'epoca. Al Giro di Sardegna vinse il Gran premio della montagna, battendo lo scalatore Italo Svizzero Clerici, che poi vinse anche un Giro d'Italia, disputò anche la Roma-Napoli- Roma- Dietro tern."MOTORI" con i più grandi Campioni dell'epoca, F. Coppi, G. Bartali. F. Magni, Kubler F., L. Bobet, Pinarello e A. Bove. Vinse una tappa che arrivava a Benevento. Impresa che fu immortalata anche sulle pagine dello "SPORT ILLUSTRATO" dell'epoca. Bove dal 1949 al 1955 vinse oltre 100 gare, e conquistò la maglia "BIANCA" del migliore Giovane. In una riunione in pista al velodromo Arenaccia di Napoli, presente anche F. Coppi vincitore della prova individuale e la prova dell'ominium con Loretto Petrucci, Mentre Bove Vinse la prova ad inseguimento contro il romano Bruno Monti. Gli avversari dell'epoca erano tutti dei grandi atleti . In Campania c'erano L. Mastroianni. G. Mauso. M. Tufano. L. Mastroberardino. A. Landi. Cozzolino, Abate, Prisco, D'amore, Carbone, Vargas, Ciaramella, Galiano, Pagano e tanti altri. Bove al termine del 1955 smise di correre senza lasciare mai la bici. In una mia visita ad Airola dove Bove risiede, sono rimasto felicemente contento di rincontrarlo visto che l'ultima volta ci vedemmo nel 1957 ad una partenza di una gara che io vinsi e lo stesso mi premiò. Alla veneranda età di 96 anni e con una brillante lucidità, mi ha raccontato episodi che i giornali dell'epoca non hanno mai menzionato. Prima di salutarci, mi ha raccontato, che per le prime tre gare da lui disputate non aveva la bici da corsa e che per l'occasione la noleggiava. La terza gara la disputò a Minturno, con i soldi che guadagnò si comprò,"LA BICI DA CORSA" 1949. Questo omaggio ad Arcangelo Bove, va anche a tutti i ciclisti, che hanno scritto le più belle pagine,di ciclismo dei tempi d'oro. "DEI FORZATI DELLA STRADA.

De Martino Vittorio
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy