14 aprile 1979 - Amstel Gold Race
14a Edizione (Heerlen - Meerssen): 14 aprile 1979
Pur con una collocazione nel calendario perfetta per la manifestazione, l'edizione del 1979, segnò allo start qualche mancanza di troppo. Dei grandi vincitori delle classiche che anticipavano l'Amstel, ovvero Roger De Vlaeminck che aveva vinto la sua terza Milano-Sanremo, Jan Raas che si era imposto in solitudine nel Giro delle Fiandre, Francesco Moser che aveva vinto in volata la Gand-Wevelgem e poi dominato la Parigi-Roubaix, Bernard Hinault che era riuscito a battere allo sprint Giuseppe Saronni sul traguardo della Freccia Vallone, il solo olandese, vincitore delle due ultime edizioni, era presente. Per Raas, dunque, l'occasione ancor più ghiotta per puntare al tris, ed il suo stato di forma una garanzia ulteriore. Il capitano della Raleigh, infatti, veniva da una primavera che, fino a quel momento, non era stata solo Giro delle Fiandre: due giorni prima dell'Amstel, aveva vinto a Bellegem, ed in precedenza una tappa alla Parigi-Nizza, nonché, soprattutto, una semiclassica belga, da considerarsi un termometro di valori e condizioni: il GP E3 di Harelbeke. Come da copione, l'occhialuto pupillo di Peter Post, si dimostrò in corsa, dapprima uno sceriffo, quindi un esecutore impeccabile. Dopo tre quarti di gara ad ottimo ritmo, sul Fromberg, Raas, assieme al coéquipier Henk Lubberding, si riportò sullo svedese Sven Ake Nilsson, che aveva tentato l'assolo. Poi, nel finale, per mettere un sigillo di classe alla sua prestazione, staccò i due compagni di avventura, presentandosi solitario sul traguardo di Meersen. Un tris, il suo, di grande valore, soprattutto in considerazione di un dato: dopo quattro anni da professionista, aveva già messo a bottino sette classiche (Milano-Sanremo e Amstel nel '77; Amstel, Parigi-Bruxelles e GP d'Autunno nel '78; Giro delle Fiandre e ancora Amstel nel '79)! Lubberding, completò poi la grande giornata della Ti-Raleigh, superando Sven-Ake Nilsson nello sprint per il posto d'onore. Di nota la selezione avvenuta, pur senza particolari ostative atmosferiche: solo 32 arrivati su 137 partenti.
Pur con una collocazione nel calendario perfetta per la manifestazione, l'edizione del 1979, segnò allo start qualche mancanza di troppo. Dei grandi vincitori delle classiche che anticipavano l'Amstel, ovvero Roger De Vlaeminck che aveva vinto la sua terza Milano-Sanremo, Jan Raas che si era imposto in solitudine nel Giro delle Fiandre, Francesco Moser che aveva vinto in volata la Gand-Wevelgem e poi dominato la Parigi-Roubaix, Bernard Hinault che era riuscito a battere allo sprint Giuseppe Saronni sul traguardo della Freccia Vallone, il solo olandese, vincitore delle due ultime edizioni, era presente. Per Raas, dunque, l'occasione ancor più ghiotta per puntare al tris, ed il suo stato di forma una garanzia ulteriore. Il capitano della Raleigh, infatti, veniva da una primavera che, fino a quel momento, non era stata solo Giro delle Fiandre: due giorni prima dell'Amstel, aveva vinto a Bellegem, ed in precedenza una tappa alla Parigi-Nizza, nonché, soprattutto, una semiclassica belga, da considerarsi un termometro di valori e condizioni: il GP E3 di Harelbeke. Come da copione, l'occhialuto pupillo di Peter Post, si dimostrò in corsa, dapprima uno sceriffo, quindi un esecutore impeccabile. Dopo tre quarti di gara ad ottimo ritmo, sul Fromberg, Raas, assieme al coéquipier Henk Lubberding, si riportò sullo svedese Sven Ake Nilsson, che aveva tentato l'assolo. Poi, nel finale, per mettere un sigillo di classe alla sua prestazione, staccò i due compagni di avventura, presentandosi solitario sul traguardo di Meersen. Un tris, il suo, di grande valore, soprattutto in considerazione di un dato: dopo quattro anni da professionista, aveva già messo a bottino sette classiche (Milano-Sanremo e Amstel nel '77; Amstel, Parigi-Bruxelles e GP d'Autunno nel '78; Giro delle Fiandre e ancora Amstel nel '79)! Lubberding, completò poi la grande giornata della Ti-Raleigh, superando Sven-Ake Nilsson nello sprint per il posto d'onore. Di nota la selezione avvenuta, pur senza particolari ostative atmosferiche: solo 32 arrivati su 137 partenti.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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